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La BBC si è innamorata dell’Etna. Quando si pensa alla Sicilia, la prima cosa che viene in mente non è certo la neve e, invece, la celebre testata ha deciso di dedicare spazio e attenzione al vulcano che “offre una delle esperienze sciistiche più indimenticabili al mondo“. Nelle zone più elevate dell’isola, sottolinea il corrispondente Louis Supple, le temperature scendono e la neve cade durante l’inverno.

“I venti caldi e secchi di Scirocco si spostano verso nord dal deserto del Sahara, raccogliendo umidità mentre attraversano il Mar Mediterraneo. Queste raffiche convergono con aria più fresca e secca che scende da nord, creando un fenomeno meteorologico che seppellisce di neve le montagne della Sicilia”, si legge.

Sciare sull’Etna è un’esperienza unica al mondo: grazie alla vicinanza con il mare, la neve fresca è talmente umida, da formare rapidamente uno strato denso e portante di neve farinosa, che permette agli sci di scivolare con facilità. Il candore della neve incontra il nero delle rocce laviche, creando “contrasti sorprendenti”, mentre nuvole di fumo si alzano dal cratere: “Questo, combinato con la vista mozzafiato sul mare in lontananza e l’incredibile cucina mediterranea, offre un’esperienza indescrivibile”.

Neve sull'Etna

Il racconto della BBC dedica anche un piccolo excursus alla storia delle neviere, una tradizione secolare che affonda le radici nel III secolo a.C. e, poi, nella dominazione araba: “nel IX secolo i governanti arabi dell’isola mescolarono il ghiaccio dell’Etna con zucchero e agrumi per preparare il sorbetto, una ricetta che rivive nella specialità siciliana della granita”.

Sciare sull’Etna

Lo sci sull’Etna come pratica sportiva, risale agli anni Trenta, senza l’ausilio di funivie o impianti di risalita. Gli sciatori provenienti dall’Italia continentale e dall’Europa iniziarono ad arrivare dopo la costruzione della prima funivia, negli anni Cinquanta, che li trasportava fino a un’altitudine di 2.500 metri. Il vero boom dello sci sul vulcano iniziò negli anni Sessanta e Settanta, quando furono costruite le stazioni sciistiche di Etna Sud ed Etna Nord. Oggi arrivano sciatori da tutto il mondo. Gli ospiti sono attratti dalla prospettiva di sciare su un vulcano e dall’atmosfera mediterranea.

Qui si gode di panorami speciali, con il mare da un lato e il cratere dall’altro. Si possono raggiungere, sciando, terreni remoti, concedendosi anche prolungati momenti di solitudine e di connessione con la natura. Il tutto in un contesto culturale e storico di pregio.

“Mentre sciavamo, siamo passati davanti ai segni delle esplosioni passate dell’Etna, mentre gruppi di roccia vulcanica nera, ruvida e frastagliata, fiancheggiavano la valle. Dopo cinque ore di traversata attraverso la Valle del Bove, abbiamo raggiunto un ripido pendio che porta alla vetta. Abbiamo zigzagato usando le virate, una manovra dall’aspetto imbarazzante che prevede di sciare diagonalmente in salita attraverso il pendio in una direzione e poi girare bruscamente per sciare nell’altra per ammorbidire la pendenza del pendio”, racconta il corrispondente.

Quindi, conclude così l’articolo sulla BBC: “Raggiunta la vetta dell’Etna mi sono preso un momento per ammirare il panorama a 360 gradi. Ho sbirciato dall’alto verso Catania, il Mar Ionio e fino alla Calabria, sulla terraferma italiana”.

Foto in evidenza Depositphotos.com.

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