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Foto di Antonio E Francesca Dicaudo

Dopo la violenta eruzione di ieri mattina, a partire dalle ore 19:00 di ieri sera, le reti di monitoraggio dei Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile non hanno più rilevano attività esplosiva al Nuovo Cratere di Sud Est dell’Etna.  Anche il tremore vulcanico e l’attività infrasonica sono rientrati sui valori precedenti rispetto al parossismo di ieri. Lo stesso Dipartimento della Protezione Civile spiega che ”il recente ripetersi di eventi di fontana di lava – anche di forte intensità – segnalano uno stato anomalo di attività del vulcano che porta a non escludere gli stessi fenomeni nei prossimi giorni/settimane. Pertanto, eventuali riprese dell’attività eruttiva con emissione di cenere potrebbero comportare ricaduta di materiale vulcanico, di dimensioni variabili nei settori sotto vento rispetto alla bocca eruttiva“.
Di conseguenza, “sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni in corso e dei comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emanato un avviso di criticità moderata per l’area sommitale del vulcano e ordinaria nelle aree pedemontana, urbana e del medio versante“.

Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali

Peppe Caridi

Foto di Antonio E Francesca Dicaudo