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Attenzione a cosa fate su Facebook. Come riporta il sito "Torrentfreak", i responsabili del social avrebbero iniziato a rimuovere i gruppi nei quali vengono condivisi link per scarica illegalmente musica. Gli utenti si scambiavano diversi brani sfruttando un account Dropbox e servizi di file sharing similari. Tutto è cominciato quando l'associazione olandese anti-pirateria Brein ha segnalato a Facebook la presenza di questi gruppi. In passato la stessa associazione ha denunciato un gruppo per violazione di diritti d'autore ottenendo dal responsabile 7 mila euro di indennizzo.

Enzo Mazza, presidente della Federazione industria musicale italiana, ne ha parlato a "Repubblica": "Facebook sta cominciando ad ascoltare le richieste delle associazioni del copyright, dopo che ha passato anni a ignorarle, in particolare in Italia. È un piccolo passo. E anche Google dovrebbe fare di più per rimuovere i link pirata dal motore. L'altro nuovo fronte di battaglia è il ripping da Youtube. Degli 8,2 milioni di utenti che fanno pirateria musicale, 3,2 milioni lo fa con ripping dello streaming di Youtube".

Mazza va ancora più a fondo: "L'obiettivo è fissare nelle norme una più chiara responsabilità delle piattaforme e per questo contiamo sulla prossima direttiva europea copyright. In questo senso se segnaliamo un link pirata su una piattaforma, questa poi deve preoccuparsi di rimuovere anche futuri link pirata riguardanti la stessa opera. Adesso invece com'è noto le piattaforme sono obbligate dalle norme solo a rimuovere gli specifici link".