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Rosario Fiorello è tornato a parlare del suo legame con la Sicilia. Lo fa in occasione di un’intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera, tra ricordi del passato ed esperienze televisive in giro per l’Italia. Sia per lavoro, che per motivi personali, ha viaggiato in lungo e in largo lungo lo stivale, ma quanto conosce la sua terra d’origine? Lo ha spiegato lui stesso.

Fiorello e la Sicilia

La prima volta in cui è uscito dalla Sicilia, Fiorello aveva 22 anni. Nato a Catania, ha vissuto con la famiglia ad Augusta, in provincia di Siracusa: “Il massimo che potessi permettermi – ha raccontato ad Aldo Grasso – era di andare a Letojanni, la città dove è nato mio padre, nei pressi di Taormina o a Giardini Naxos, la città di origine di mia madre”.

“Ogni tanto da Augusta si andava a Catania. Ma era un viaggio, un lungo viaggio: il tono era ”È andato a Catania!’‘. Cioè mezz’ora di macchina per noi rappresentava l’idea di viaggio, se poi andavi a Messina, ci voleva il passaporto. Messina era lontanissima!”. Quindi lo showman ha aggiunto: “Noi siciliani siamo abbastanza stanziali, cioè non ci muoviamo dalla Sicilia addirittura siamo capaci di non conoscere parte della Sicilia“.

“Non ho ancora scoperto tutta la Sicilia”

E, a proposito di non conoscere parte della Sicilia, ha rivelato a Sette: “(…) la Sicilia io non l’ho scoperta tutta perché noi siciliani siamo sempre nel nostro orticello. Non è che un siciliano dice ”domani vado a visitare Palermo”, no, non ci pensa proprio. Io non sono mai stato alle Eolie, voglio andarci l’anno prossimo per l’anniversario di matrimonio. Susanna mi dice sempre ”non puoi non conoscere Lipari, Salina, Stromboli…”. Non sono neanche mai stato a Pantelleria. Invece Trapani è una città tutta da scoprire, poco conosciuta, ma è bellissima”.

Rosario Fiorello

Rosario Fiorello

Un anno fa, per la prima volta, Fiorello ha scoperto Mondello, la celebre borgata marinara di Palermo: “La scorsa estate per la prima volta ho scoperto Mondello, non c’ero mai stato. Siccome ho fatto lo spettacolo a Palermo a settembre, faceva ancora caldo e ho detto a Susanna: ”Facciamoci qualche giorno al mare” e lì ho scoperto Mondello, acqua meravigliosa, posto stupendo. C’era pure mia madre, siciliana Doc, ma non era mai stata a Mondello. E quindi è stata anche quella una bellissima scoperta”.

Nonostante abbia ancora diverse parti della Sicilia da scoprire, l’isola è sempre nel suo cuore: la nostalgia della Sicilia, ha detto, “Si manifesta ogni qualvolta vedi una foto, del cibo, ricordi un profumo e allora penso: ”Ah la nostalgia della mia terra!”. Ci chiamano ”terroni” non a caso… Ci chiamano così perché siamo attaccati alla terra“.

E ha aggiunto: “Poi, ovviamente c’è la Sicilia, la Sicilia non si tocca. Ogni estate vi passo almeno dieci giorni, vado a vedere posti dove andavo quando ero bambino, vado a trovare tutti i parenti”.

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