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Francesco La Cavera, 25 anni, ex calciatore e attuale responsabile della scuola calcio Football Academy con diverse sedi nel Benelux, sta vivendo ore di tensione. "La situazione non è delle migliori, purtroppo – racconta al sito mediagol.it – 10 morti e più di 120 feriti solo all’aereoporto di Zaventem, senza contare le numerose vittime dell’attentato alla metropolitana che fa tappa ai numerosi edifici pubblici come la commissione e il Parlamento Europeo. Una situazione che ha portato l’allarme al livello 4 su una scala di 4. Bambini che non possono nemmeno uscire dalle scuole e intere famiglie segregate in casa per la paura. Centri commerciali chiusi insieme a tutti gli edifici con maggiore afflusso di persone. L’allerta è massima e la paura è davvero tanta perché questi disumani non hanno limiti".

La situazione, spiega Francesco, è davvero drammatica: "I media annunciano che i corpi speciali hanno trovato dei pacchi bomba all’interno dell’aeroporto pronti a esplodere e si suppone che altri attentatori siano ancora nascosti all’interno dello scalo di Zaventem. Dei kalashnikov sono stati trovati all’interno dei bagni dell’aeroporto che è uno dei più grandi d’Europa e ci vorrà del tempo per evacuare tutti gli spazi. I media belgi confermano che sono due i kamikaze che si sono fatti esplodere, più altri complici. Le prime immagini delle telecamere di sorveglianza hanno già rilevato i primi tre potenziali sospetti. La prima esplosione è avvenuta all’entrata dell’aeroporto e la seconda al gate d’imbarco per gli Stati Uniti. Quest’ultima lascia davvero pensare a dei complici che lavorano all’interno, visto che è impossibile attraversare i controlli con dell’esplosivo. Tutte le vie di entrata e di uscita da e per Bruxelles sono chiuse. Unità speciale e posti di blocco sono presenti sulla capitale e sulle frontiere belga".

Tornare alla normalità sarà dura: "L’allerta di qualche mese fa non si può paragonare a quella attuale. Gli attentati di Parigi sono stati compiuti da terroristi provenienti dal Belgio e l’allerta precedente era dovuta soltanto al fatto che questi individui potessero preparare degli attentati anche in Belgio nello stesso periodo. Adesso è tutta un’altra storia, il Belgio è stato colpito da due attentati quasi in contemporanea nella capitale e, secondo il mio parere, sono legati alla cattura di venerdì scorso di Salah. Bruxelles è stata colpita e altri attentati sono previsti dalle unità speciali. Una storia che non avrà mai fine, perché come hanno dichiarato degli esponenti dell’Isis, loro sono ovunque, medici, poliziotti, politici , etc. Io penso che rispetto all’ultima volta adesso ci vorrà più tempo per ritrovare la tranquillità e la serenità per affrontare la vita di tutti i giorni e l’allarme 4 rimarrà per parecchio tempo".