Una frana travolge una casa uccidendo una donna. È la tristissima notizia con la quale si è svegliata Palermo oggi. Massi e detriti, a causa di uno smottamento provocato dalle piogge che da 48 ore si abbattono sulla città, si sono staccati da una parete di Monte Gallo e hanno travolto una villetta a due piani in via Calpurnio 32, devastandola.

Sul posto numerose squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato per più di tre ore prima di riuscire a recuperare il corpo dell'88enne Ornella Paltrinieri, rimasta schiacciata sotto il macigno. L'anziana si trovava nella camera da letto al primo piano.

L'assessore Arcuri spiega il tortuoso iter dei lavori mai fatti e che sono i più grandi responsabili del dramma. "I lavori per la messa in sicurezza di parte del costone roccioso di Monte Gallo a Mondello inizieranno nei prossimi giorni, come era già previsto. Purtroppo i lavori per la gara d'appalto da 2,5 milioni di euro, bandita circa un anno fa, non sono mai partiti per la complessità delle procedure, tipica delle opere pubbliche".

Nonostante il finanziamento regionale del 2009, i lavori nella zona di Monte Gallo non sono mai cominciati. "Intanto, c'è da dire che quei soldi rischiavano di finire in fumo – spiega Arcuri – e noi circa un anno fa siamo riusciti a salvarli. La gara è stata bandita il 29 settembre 2014, cioè un giorno prima della paventata revoca del finanziamento. L'Urega ha completato le operazioni di gara nel gennaio 2015, ma si è reso necessario, dopo un voto in consiglio comunale, il ritorno ulteriore in Consiglio comunale per il perfezionamento degli atti. Le nuove norme di contabilità che hanno messo in difficoltà tanti comuni, non solo in Sicilia, per il riaccertamento dei residui, ha reso disponibili le somme solo alla fine del settembre 2015. Solo a quel punto si sono potuti richiedere ancora una volta i documenti all'impresa per potere procedere all'aggiudicazione definitiva. Noi siamo pronti per partire con i lavori ma nel frattempo sono scadute tutte le certificazioni della ditta, inclusa quella Antimafia. Da qui è stato necessario rifare tutte le certificazioni. Molti documenti sono già pronti. Nel frattempo, un privato, e certo non il Comune, ha fatto ricorso al Tar ma noi siamo andati avanti lo stesso. Ora siamo nella fase di acquisizione dei documenti. E nei prossimi giorni i lavori potranno partire". 

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