"Con l'emozione del primo giorno mi rimetto il camice da medico". Con queste parole comincia la seconda vita dell'ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, che ha scelto una missione umanitaria in Burundi dopo la scarcerazione.

Quasi cinque anni in carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra hanno fatto maturare nell'ormai ex politico la decisione di dedicare il proprio tempo ai bisognosi dell'Africa più povera. L'ordine dei medici lo ha cancellato dall'albo ma questo non gli impedirà di esercitare la professione nell'ospedale di Ruiji, costruito anche grazie alla Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù in collaborazione con il San Raffele di Milano.

L'ex presidente siciliano ha aperto un account Instagram per pubblicare una sorta di diario fotografico della nuova esperienza. Nella prima foto Cuffaro sta partendo per l'Africa e le sue riflessioni sono evangeliche: "Ho già trovato Gesù nelle carceri ma adesso è venuto il momento di seguirlo dove Egli cammina… tra gli ultimi!".

Nell'immagine successiva Cuffaro si trova in mezzo a un gruppo di ragazzi di Ruiji: "Con l'emozione del primo giorno mi rimetto il camice da medico, ma non farò soltanto questo… il mio visto di permanenza scadrà a fine luglio e quindi tornerò a casa per poi ripartire. Prima di allora, prenderò nota di tutto quanto possa occorrere per migliorare l'ospedale e le condizioni di vita della gente dei villaggi intorno", scrive.

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