CATANIA – Usavano le ruspe per demolire le pareti e portare via le casseforti delle banche. È una delle tante tecniche usate da una banda di Acireale che operava nel Catanese. La banda è stata sgominata dalla polizia, 11 gli arresti. La vasta indagine denominata "Caterpillar" è stata coordinata dalla Procura di Catania.

La banda ha utilizzato potenti motoseghe a scoppio per forare i contenitori blindati delle casse automatiche dei rifornimenti, avendo cura di usare un adesivo per coprire il buco, in caso di arrivo di ignari automobilisti che, alla vista del danno, avrebbero potuto dare l’allarme. Per le casse continue e i bancomat, invece, i malviventi hanno utilizzato una ruspa per demolire le pareti esterne e asportare le casseforti.

I componenti del gruppo criminale sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro il patrimonio, in particolare furti con il cosiddetto metodo della spaccata, e furti con "scasso" di bancomat e casseforti.

A finire in carcere sono stati Giovanni Costanzo di 48 anni, Mario Cantarella, 35 anni, Rosario Fichera, di 48 anni, Sebastiano Leonardi, di 40 anni, Fabio Longo di 41 anni e Camillo Costanzo di 51 anni. Arresti domiciliari per Orazio Mangano di 22 anni, Giuseppe Greco di 30 anni, Gianluca Alfio Cosentino di 40 anni, Francesco Rapisarda di 41 anni e Sebastiano Granata di 62 anni.

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