PALERMO. Una notte di 56 anni fa, il gioiello liberty di piazza Croci, venne demolito nel silenzio assordante della notte, a causa di un cavillo burocratico ancora oggi da chiarire. Ora la proposta di ricostruirla. 

L'idea è di due architetti palermitani, Giulia Argiroffi e Danilo Maniscalco che, insieme al consenso e alle adesioni di personaggi illustri, professionisti ed ingegneri hanno promosso una raccolta firme affinché in quel luogo – oggi adibito a parcheggio – possa risorgere Villa Deliella.

IL DOCUMENTO 

Era la notte tra il 28 e il 29 novembre del 1959 quando, complice il silenzio della proprietà e grazie alla compiacenza della dirigenza comunale, guidata e coadiuvata dall’asse democristiano Lima-Ciancimino, fu scientificamente approntata la demolizione del capolavoro Liberty di Ernesto Basile, Villa Deliella, a Piazza Croci, nel fulcro dell’elegante sviluppo urbano che la cultura Liberty aveva tessuto, indicando possibili e armoniose modalità di sviluppo urbano.
 
Con l’astuto stratagemma del mancato raggiungimento del cinquantesimo anno d'età, che da lì a qualche giorno avrebbe posto sulla villa il vincolo storico-monumentale integrale, fu demolita una delle testimonianze culturali più elevate del gusto modernista della borghesia illuminata palermitana.

Sparirono così, con un solo volgarissimo gesto, arredi, maioliche, stoffe, quadri, sculture, forme e colori dal gusto novecentesco, tratteggiati dalla sapiente mano del maestro […]
 
Villa Deliella è una ferita aperta nella memoria della città. È una ferita fisicamente aperta nel tessuto della città. La distruzione di Villa Deliella è avvenuta nell’omertà della borghesia palermitana, sottomettendo arte e cultura alla speculazione di privati e di un intero sistema oscuro.
 
Noi cittadini, dal primo all'ultimo, dobbiamo e vogliamo pagare il conto con il passato, con l'arte e con la memoria, e pretendere un risarcimento. Niente può sostituire nella memoria e nella coscienza Villa Deliella; niente se non Villa Deliella può colmare il vuoto lasciato alla città e alle coscienze di chi l'ha amato e la ama.

È necessario trovare il coraggio e la forza per opporsi allo scempio. La storia, la cultura, l’arte devono avere il sopravvento ed è per questo che Villa Deliella deve tornare ad essere un edificio di pietra, capace di custodire al suo interno la storia del Liberty palermitano, di quello che la città è stata e che avrebbe dovuto custodire, salvaguardare, valorizzare e non distruggere in una notte.
Proponiamo di ricostruire Villa Deliella dove era e come era prima che lo scempio si concretizzasse, così come a Dresda, Mostar e tante altre comunità hanno voluto e saputo ricostruire dalle fondamenta chiese e ponti, distrutti da chi voleva spegnere i simboli delle loro identità.

In un Paese, come il nostro, in cui non si demoliscono le costruzioni abusive ma le opere d'arte come Villa Deliella, vogliamo dimostrare che gli errori si possono riparare magari rinunziando a una delle tante spese clientelari e senza preoccuparsi di perseguire a tutti i costi il consenso degli elettori.

LE FOTO DI VILLA DELIELLA

Le immagini di Villa Deliella, il gioiello liberty progettato da Ernesto Basile che sorgeva in piazza Croci, a Palermo, demolito nel dicembre 1959 nell'arco di un fine settimana per tentare una speculazione edilizia mai portata a termine. Ora un comitato lancia la proposta di ricostruirla, partendo dai progetti originali di Basile, ancora esistenti, e destinarla a sede del museo del liberty.