I numeri: 12 condanne confermate, 5 ribassate, un proscioglimento per prescrizione e 5 assoluzioni che diventano definitive. È il verdetto dei giudici della quarta sezione della Corte d’Appello che hanno chiuso il processo con il rito abbreviato e scaturito dall’operazione antidroga "Nikla" del 15 gennaio 2013. L’inchiesta prendeva il nome dal cane utilizzato dai carabinieri per scovare hashish e cocaina. Ruotava attorno a una serie di episodi di spaccio. Non vi sarebbe stata una banda ma diversi spacciatori che, anche dalle province di Trapani e Ragusa, sarebbero venuti a rifornirsi in città. La droga sarebbe stata venduta alla Zisa, all’Uditore, ma anche a Monreale e a Partinico, dove un’intera famiglia, a dispetto di arresti e sequestri, avrebbe sbarcato il lunario proprio con lo spaccio.

Il giro d’affari sarebbe stato di circa 60.000 euro a settimana. I giudici hanno confermato le pene più pesanti, inflitte in primo grado dal gup Giuliano Castiglia, il 12 febbraio 2015: 9 anni a Benito Cordova, 6 anni e 8 mesi ad Andrea Di Maggio, 6 anni a Mohamed Hedi Bedoui. Una lieve riduzione è stata invece concessa a Fabio Comito, da 6 anni a 5 anni e 10 mesi. Confermati invece i 5 anni e 4 mesi già inflitti a Nicola Dainotti e i 5 anni a Carmelo Sfarruggia. Sconti più significativi sono stati concessi invece a Fabio Cordova (da 4 anni e 4 mesi a un anno e 4 mesi) e a Carolina Di Fatta (da 3 a 1 anno). Giuseppe Cascino ha ottenuto una riduzione di due mesi (da 3 anni a 2 anni e 10 mesi) e Palma Intravaia è invece passata da 8 mesi a una pena di 5 mesi e 10 giorni. Prosciolto per prescrizione Giuseppe Di Cara.

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