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Giovanni Rappazzo, genio siciliano che ha cambiato la storia del cinema

Un genio dimenticato, un inventore dal destino sfortunato. Pochi lo sanno, ma è grazie al siciliano Giovanni Rappazzo se si iniziarono ad ascoltare i film, oltre a vederli. Purtroppo la storia non gli riconobbe il giusto merito.

Giovanni Rappazzo e l’invenzione del sonoro

Ci sono invenzioni che cambiano la storia del mondo, piccole e grandi svolte epocali derivati dall’intuizione di un un singolo. Nel caso della storia che vi raccontiamo oggi, fu un siciliano ad avere quella grande intuizione che portò il sonoro nel mondo del cinema.

Giovanni Rappazzo nacque a Messina e passò tutta la vita a lottare per il riconoscimento di quella invenzione. Dopo il brevetto, depositato nel 1921, non ricevette i finanziamenti necessari per la realizzazione e l’idea fu sfruttata dall’industria cinematografica americana.

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Un’idea sfruttata dagli americani della Fox

Fu proprio la celebre Fox a brevettare un sistema di sonoro identico a quello di Rappazzo. L’inventore siciliano, in perfetta buona fede, aveva fornito ingenuamente alla casa cinematografica americana i suoi progetti, oltre a una pellicola sonora. La vicenda ricalca quella di Meucci (con l’invenzione del telefono).

Il sogno di Rappazzo aveva avuto inizio all’Eden Cine Concerto, sorto nel 1912 sulle macerie del sisma che aveva devastato Messina. Lì, infatti, lavorava come operatore il fratello Luigi.

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Registrando il rollio delle navi traghetto che solcavano le acque dello Stretto, i rumori dei treni, i canti siciliani e i suoni della natura, furono realizzate le pionieristiche riprese di un film sonoro.

Giovanni Rappazzo si diplomò al Tecnico Industriale “Verona-Trento”, sezione elettromeccanica. Poco dopo attrezzò un locale per riparazioni e sperimentazioni: lì verificò la possibilità di sonorizzare una pellicola cinematografica, con l’impressione fotografica di una colonna sonora e la rivelazione mediante cellula al selenio.

Negli anni successivi girovagò tra Milano, Genova e Cagliari. Riuscì e entrare in contatto con industrie italiane che potevano aiutarlo nella realizzazione della sua invenzione, ma non ebbe fortuna, neanche all’estero.

L’idea geniale ingiustamente dimenticata

Fu l’Onu, diverso tempo dopo, a riconoscere a Rappazzo l’invenzione internazionale del “sincronismo foto-cine-fonico”, cui seguirono la cellula foto-elettrica per Cinematografia e l’oscillatore Foto-Fonico per impressionare la colonna sonora sulla pellicola.

Nel 1962 creò la prima scuola del Film Sonoro a Conegliano Ligure. Fu autore di diverse pubblicazioni. Firmò anche un documentario a colori (1977) dedicato alla nascita del cinema sonoro e all’ingrata dimenticanza da parte dell’industria cinematografica mondiale.

Trascorse l’ultima parte della sua vita, fino all’età di  102 anni, a Messina. Qui ha ricevuto diverse onorificenze, come quella di Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.

Redazione