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In occasione del Convegno Regionale sulla filiera dei frumenti antichi siciliani che si è svolto lo scorso 10 marzo 2023 a Caltanissetta presso Palazzo Moncada è stata presentato un particolare tipo di pasta con proprietà antiossidanti. Scopriamo, di seguito, di cosa si tratta.

Quali sono le qualità della pasta di grani antichi siciliani?

Nell’ultimo decennio, si è assistito a un notevole incremento sul mercato di alimenti funzionali; studi scientifici hanno dimostrato il loro effetto positivo sulla salute sia in termini di prevenzione sia in termini di apporto nutrizionale. A tal proposito, la  pasta presentata a Palazzo Moncada (ndr)  è prodotta con  grano duro antico siciliano, di Perciasacchi (varietà da conservazione), nel formato rigatoni, trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura, funzionalizzata con aggiunta di licopene. Dotata di capacità antiossidanti, in grado di prevenire malattie tumorali nell’organismo umano, questa sostanza è stata estratta da alcuni ecotipi siciliani di pomodoro.

grani antichi siciliani

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Giulia Accardi: “La pasta ora è anche nutraceutica”

“La pasta è certamente un alimento base della Dieta Mediterranea. Per questo motivo, può essere identificata come uno ‘strumento di veicolazione’ di sostanze funzionali e nutraceutiche e come alimento per garantire la sostenibilità anche a tavola, sia per l’ambiente che per la società. Possiamo certamente contribuire a raggiungere questo obiettivo attraverso l’assunzione di cibi funzionali e nutraceutici, che posseggono un potere antiossidante e anti-infiammatorio, sviluppati e consumati per la prevenzione delle patologie croniche e dell’invecchiamento precoce”.

Gli obiettivi del Convegno

Obiettivo del progetto Fi.Si.Pro. all’interno del quale è stato organizzato il convegno è lo sviluppo e il rafforzamento della filiera dei frumenti antichi siciliani attraverso la realizzazione di attività che, interessando i segmenti coinvolti (coltivazione, prima e seconda trasformazione), riescono a soddisfare le richieste dei vari attori che operano all’interno di essa, nonché quelle dei consumatori finali, sempre più esigenti in fatto di salubrità, bontà, eticità ed eco-sostenibilità delle produzioni, ivi comprese la tutela e la valorizzazione della biodiversità.

La coltivazione del grano in Sicilia

Il progetto, quindi, si inserisce nella lunga tradizione della coltivazione di grano in Sicilia, coltura cardine che contribuisce per il 23% alla produzione nazionale. In questo macro contesto, trovano spazio i grani duri antichi siciliani, riscoperti e reintrodotti in coltivazione in questo ultimo decennio da numerosi agricoltori dell’Isola. Oggi, infatti, il mercato del grano duro in Sicilia rappresenta un’importante risorsa per l’agricoltura dell’Isola. Si producono circa 773.000 tonnellate, coltivate su una superfice di 270.000 ettari.

Dario Cartabellotta: “Più di 80 progetti per promuovere l’agricoltura in Sicilia”

“L’Unione Europea con la sua politica di sviluppo rurale ha sostenuto i Gruppi Operativi per la ricerca e la modernizzazione dell’agricoltura: sono stati circa 80 i progetti messi in campo al fine di promuovere lo sviluppo di nuovi prodotti e processi agroalimentari e conseguire gli obiettivi di un sistema agricolo e alimentare sano e rispettoso dell’ambiente in grado di coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale” ha dichiarato Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana.

Il futuro della pasta ‘funzionale’

Prossimamente la pasta ‘funzionale’ dalle proprietà nutraceutiche verrà esaminata da un team medico che coinvolgerà, un gruppo di persone, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 75 anni, ai quali sarà chiesto di assumere una quantità stabilita di pasta prodotta da grani duri antichi siciliani e funzionalizzata con aggiunta di licopene, all’interno di un regime nutrizionale mediterraneo controllato, al fine di valutare le condizioni generali prima, durante e dopo l’intervento alimentare.