Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Potrebbe dire "L'ho inventata io" e, più o meno, sono state queste le parole che Pippo Baudo ha detto in una recente intervista, parlando di Heather Parisi.

"Un latin lover molto conosciuto negli anni Settanta, Gianfranco Piacentini, mi disse che conosceva una bella ragazza calabro-americana, che sapeva ballare e cantare molto bene e voleva presentarmela – aveva detto qualche tempo fa Baudo a Blogo. Siccome in quei giorni non potevo trovare uno studio televisivo libero, la portai direttamente nell'ufficio di Giovanni Salvi, dirigente responsabile del varietà. Lei venne con un mangiadischi, spostò le pratiche ed i volumi che erano appoggiati sulla scrivania di Salvi, mise il disco nel mangiadischi e iniziò a ballare. Heather fece con me Fantastico 5 – ha raccontato ancora – ma ha rifiutato l'anno dopo di fare coppia con Lorella Cuccarini in Fantastico 6. Lì secondo me ha sbagliato. Mi disse: 'Io con una dilettante non ci sto'. Mi deluse in quel frangente, perché sono convinto ancora oggi che avrebbero fatto una grande coppia".

Heather Parisi ha risposto a Pippo Baudo attraverso una lunga lettera, pubblicata sul suo sito internet:

"Anche tu Pippo ti sei fatto prendere dalla tentazione di romanzare una storia che già di suo è straordinariamente 'fantastica'. Non c'è nulla da fare. Quando si parla dei miei esordi e della mia vita, tutti fanno a gara a chi la spara più grossa. Eppure, lo sanno tutti come sono andate le cose. Franco Miseria mi nota al Jackie O' a Roma e mi chiede di partecipare alle selezioni di Luna Park che tiene a Piazzale Clodio in una scuola di danza… Al mio provino invita Pippo Baudo che rimane a tal punto colpito dal mio modo di ballare che mi fissa un appuntamento con Giovanni Salvi nel suo ufficio in Rai. E in quell'ufficio, su quella scrivania, faccio la famosa performance".

Per quanto riguarda invece la rivalità con Lorella Cuccarini, la Parisi chiarisce: "Siamo esattamente agli antipodi, per stili di vita, per modo di ballare, per carattere e per convinzioni personali. Ma il nostro antagonismo è una pura invenzione degli addetti al lavori, sulla quale i giornali per anni hanno campato".