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Sicuri di lavare le mani nel modo giusto? La domanda potrebbe anche risultare stucchevole, ma è importante soffermarsi su questo aspetto, dal momento che, per esempio, ci tocchiamo il viso tante volte al giorno, più di quanto immaginiamo. Ecco allora i 5 consigli per farlo al meglio.

1. La durata è fondamentale: bisognerebbe infatti spendere almeno 20 secondi tra insaponatura, lavaggio e risciacquo. Il sapone poi è un’arma a doppio taglio: è di sicuro un importante alleato per la pulizia, ma i detergenti chimici possono essere terreno fertile per i batteri, se non risciacquati correttamente. Non esagerate con le dosi quindi: più sapone si usa, più dovrete risciacquare a fondo.

2. Asciugare bene le mani: con le mani bagnate il trasferimento di batteri è 500 volte più veloce che con le mani asciutte. Gli asciugamani usa e getta o le salviettine di carta sono di sicuro i metodi più efficaci. Con asciugamani e panni invece bisogna fare attenzione: se rimangono umidi necessitano di lavaggi frequenti.

3. I germi sono ovunque. Fate attenzione agli oggetti che toccate più di frequente e puliteli spesso: tastiere dei computer, smartphone, tablet, cuffie, occhiali, sono tutti oggetti di uso quotidiano che dimentichiamo di pulire ed è proprio lì che si insidiano germi e batteri.

4. I guanti per pulire. Sono sicuramente utilissimi ma possono diventare controproducenti se non si cambiano con frequenza. La durata di un paio di guanti per le faccende domestiche non dovrebbe superare il mese di vita.

5. Il sapone per i piatti fa male alla pelle. Innazitutto non uccide i batteri, ma li rimuove e poi la maggior parte dei detergenti per piatti è dannosa per la pelle a causa del livello di pH troppo forte. Ricordatevi dunque di tenere accanto al lavabo della cucina anche un dispenser di sapone per le mani.