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E' stata aggredita dai genitori dei suoi alunni, che l'hanno spintonata e minacciata accusandola di essere troppo severa con i figli. L'episodio è accaduto a Torino, in una scuola alla periferia della città e la protagonista è la supplente della quarta B. Secondo i genitori avrebbe 'maltrattato' i bambini non fisicamente, ma psicologicamente. Di fatto, non è ancora chiaro cosa avrebbe fatto l'insegnante, ma è perfettamente chiaro ciò che hanno fatto i genitori.

Nel pomeriggio di mercoledì hanno accerchiato l'insegnante all'uscita dalla scuola: l'hanno spintonata e insultata, colpevolizzandola per aver fatto piangere alcuni allievi. La situazione stava degenerando e un uomo stava per picchiarla ma, per fortuna, è arrivata in tempo la polizia. C'è stata una lunga discussione e la donna ha deciso – per il momento – di non sporgere denuncia e si è fatta visitare in ospedale. Ha deciso, però, di mettersi in aspettativa fino alla fine della durata del suo incarico, cioè fino al periodo natalizio. 

La preside dell'istituto ha difeso l'insegnante. La severità sarebbe stata necessaria per gestire una quarta con bimbi 'vivaci', spesso poco attenti e problematici. 

Oggi – ha detto al Corriere della Sera un'insegnante che lavora nello stesso quartiere e ha preferito rimanere anonima – non si investe più sull’educazione. Il rispetto è un valore dimenticato. Siamo i primi a insegnare ai bambini a non alzare mai le mani. Ma per questi genitori tutto è dovuto. La scuola non è più un valore ma un luogo di parcheggio. E la loro aggressività non è dovuta soltanto all’ignoranza e alla cafonaggine, ma a un senso di inadeguatezza e di insicurezza. Sono immaturi anche a quarant’anni.