Siamo alle solite Calimero.
Perché le nostre campagne sono vuote se la nostra terra è tanto generosa con noi? Olio, pistacchi, uva ed ora mandarini. Ma quante sono le meraviglie che produciamo senza riuscire a puntare i piedi per terra e mettere in pratica un piano industriale solidale con l'ambiente e la salute di tutti i siciliani (ogni riferimento a quello schifo di eco-mostro che c'è a Gela non è casuale)?
In particolare in Sicilia si coltivano le varietà Avana e il tardivo di Ciaculli.
Mandarini pregiati; gustosi e di qualità eccelsa.
Le campagne intorno a Palermo sono sede naturale di questo frutto, dolce ed intenso.
L'Avana matura da novembre a gennaio.
Il tardivo di Ciaculli matura da gennaio ad aprile.
Quest'ultimo è più piccino rispetto al primo, ma da febbraio in poi è di un gusto che sovrasta tutti gli altri mandarini. Il frutto è una varietà endemica e cioè non deriva da innesti o da operazioni di ingegneria genetica.
Il suo aroma è molto forte e mette di buon umore.
La buccia è sottile e la polpa esalta la dolcezza del palato.
Purtroppo la produzione è limitata a circa 200 ettari facenti capo a piccoli proprietari riuniti in un consorzio.
Autore | Viola Dante; Immagine | it.wikipedia.org;