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MESSINA – Il "Birrificio Messina" ha effettuato nella notte di sabato 3 settembre la prima "cotta" degli ingredienti per le nuove birre. Si tratta della cottura che ha dato il via ufficiale alla produzione dopo l'ottenimento dell' autorizzazione della Dogana giunta pochi giorni fa. La produzione dei 15 mastri birrai che hanno salvato la bevanda peloritana con tre nuovi marchi ha avuto il via libera.

A fine mese l'inizio dell'imbottigliamento – il numero resta top-secret – e la vendita. In settimana è pervenuta anche l'autorizzazione della Dogana, ultimo tassello mancante che ha approvato la documentazione richiesta per avviare l' attività commerciale. Gli operai si trovano nella fabbrica di Larderia, ex Capannoni Asi, a creare e a perfezionare le loro miscele.

Intanto ecco le tre etichette. La punta di diamante è la Birra dello Stretto a tre luppoli, in due versioni: la doc 15 e la Cruda doc entrambe a due luppoli, che saranno accolte in tavola entro la fine del mese. Da copione industriale, precisano i soci della cooperativa, l'imbottigliamento si svolgerà dopo 21 giorni dalla prima cotta.