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Tra i numerosi progetti per il 2020, l’elaborazione del Piano di salvaguardia dell’opera dei pupi per conto del Ministero del beni culturali e la promozione e tutela della memoria orale attraverso i libri

 

Un anno di grandi numeri, per il Museo internazionale delle Marionette, quello che si è appena chiuso. Sono infatti circa 40mila le persone coinvolte nelle innumerevoli attività culturali organizzate dal Museo Pasqualino.
Oltre 29mila (per l’esattezza 29.374) gli ingressi registrati al Museo, tra chi ha visitato il museo (19.153 visitatori) e chi ha assistito agli innumerevoli spettacoli (10.221 spettatori).
Oltre 10mila persone hanno scelto di partecipare alle molteplici iniziative di promozione culturale in sede e fuori sede.
Il Museo delle Marionette si conferma così un luogo che non conosce categorizzazioni di età, di provenienza o di genere: ad attrarre, dicono i dati, sono le numerosissime iniziative, da quelle legate alla fruizione agevolata del patrimonio (21 in tutto), ai progetti di innovazione tecnologica.
E poi le rappresentazioni teatrali, che al museo sono di casa quotidianamente: nel 2019 sono stati 359 gli spettacoli portati in scena: di questi, 277 hanno riguardato l’opera dei pupi, 47 la prosa e 35 hanno viaggiato sia sul territorio regionale che nazionale.
Quattro i cicli di opera dei pupi che si sono avvicendati nel corso dell’anno, culminati nella Giornata dell’opera dei pupi dello scorso 29 dicembre, che ha chiuso in bellezza il 2019 registrando una massiccia partecipazione in tutta la Sicilia.
Una realtà, quella promossa dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, aperta a compagnie e artisti dall’Italia e dall’estero, che spesso hanno scelto di debuttare proprio a Palermo.
Numerose inoltre le nuove produzioni teatrali all’insegna dell’intreccio, sempre nuovo ed evocativo, dei linguaggi della tradizione e della contemporaneità: pupi, musica, narrazione e cunto, immagini in movimento e patrimonio architettonico si sono incontrati e contaminati in spettacoli che hanno attirato centinaia di spettatori.
A fare da cornice non poteva che essere il Festival di Morgana, la più antica e prestigiosa rassegna di opera dei pupi e di teatro di figura tradizionale e contemporaneo del territorio, seguito da Morgana Bimbi Off, con il suo ricco palinsesto di spettacoli di opera dei pupi e attività didattico-formative per bambini, ragazzi e adolescenti.
Tra le rassegne, grande riscontro hanno avuto, inoltre, Teatro al Museo – il cartellone di teatro di immagine d’eccellenza per bambini e ragazzi – e la prosa di Racconti d’inverno. Numerose sono state le partecipazioni a festival e rassegne, sia in ambito teatrale che del video-documentario e dell’editoria.
Il Museo, diretto da Rosario Perricone, ha inoltre realizzato un’intensa e instancabile attività di promozione e organizzazione culturale, che ha portato alla realizzazione di 19 seminari, 5 giornate di studio, 4 conferenze e tavole rotonde, 12 convegni, 6 mostre e 35 presentazioni di libri, riviste, periodici, dvd, oltre che incontri con autori.
Le iniziative di studio sono state organizzate in collaborazione con enti di alta formazione, fondazioni di ricerca, associazioni culturali di primo piano, studiosi ed esperti. Chiamati ad approfondire tematiche inerenti le tradizioni popolari e l’antropologia, l’arte, la sociologia, la linguistica, la letteratura, la storia antica, gli studiosi hanno intercettato e rivelato i fil rouge tra il passato e il presente, offrendo chiavi di lettura efficaci su prospettive critiche capaci di dar voce alle nuove istanze della contemporaneità.
Nel campo della ricerca sono 4 i progetti in corso, sia nazionali che internazionali.
A supporto di una fruizione consapevole del patrimonio custodito, sono andate di pari passo attività didattico-formative realizzate dal museo: 15 in tutto, tra laboratori, incontri e performance; 3 laboratori permanenti; un master universitario di II livello e ben 20 tirocini formativi.
Intensa anche l’attività di divulgazione di contenuti scientifici e di promozione della lettura con le Edizioni Museo Pasqualino, che nel 2019 hanno visto la pubblicazione di 6 nuovi titoli e l’incremento della diffusione delle opere precedentemente pubblicate nell’ambito delle diverse collane.
Last but not least, l’attività di cura delle collezioni museali nell’ambito di progetti di restauro realizzati grazie al sostegno di generosi sponsor privati (Alleanza Coop 3.0 e la cantina siciliana Donnafugata della famiglia Rallo) e a progetti di raccolta fondi, ma anche l’attività di digitalizzazione e catalogazione delle opere degli archivi multimediali (foto, audio video) nell’ottica di una costante e attenta salvaguardia del patrimonio.
“Il bilancio del 2019 – afferma Rosario Perricone, direttore del Museo delle Marionette – è molto positivo, in termini di qualità e di affluenza alle iniziative. Negli anni, il Museo è diventato un hub culturale, aperto al dialogo con altre realtà e allo stesso tempo custode di tradizioni che raccontano di identità e comunità ma che sono anche ponti verso l’Altro e l’Altrove. E a chiusura d’anno se ne apre uno nuovo, il 2020 che, sulla scia di un trend ormai consolidato, vedrà una programmazione varia ed accurata, capace ancora una volta di coniugare felicemente qualità e rigore scientifico con divertimento e intrattenimento per tutti”.
Cosa ci aspetta allora quest’anno? A rendere vivace il Museo, che sarà aperto anche lunedì 6 gennaio dalle 10 alle 14, in ambito teatrale prosegue la rassegna Teatro al Museo 2019-20, che fino ad aprile vede sulla scena spettacoli di teatro di figura e di immagine d’eccellenza del panorama del teatro per ragazzi. Il Festival di Morgana che giunge quest’anno alla 45° edizione e promette nuove emozioni con talenti della scena contemporanea e del teatro di figura tradizionale. E poi l’immancabile opera dei pupi, che porterà ancora una volta in scena i noti protagonisti dell’epopea cavalleresca.
E ancora le attività di studio e approfondimento già a partire da fine mese. Il 29 e 30 gennaio il Museo ospiterà, infatti, il convegno “Serialità oggi e ieri. Miti, letteratura, televisione”, mentre fino a maggio si discuterà di gentrificazione e lotta per il diritto alla città nell’ambito del seminario permanente “Etnografie del contemporaneo”. In programma anche un ciclo di incontri sul tema “Musei, territori, comunità. Teorie, pratiche, illusioni”.
 
Il 2020 vede inoltre la prosecuzione di due importanti progetti.
Il primo è il “Piano delle Misure di salvaguardia dell’opera dei pupi siciliani” sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo – Misure speciali per la tutela e fruizione degli elementi UNESCO realizzato in collaborazione con le 10 famiglie di pupari siciliani per l’identificazione e pianificazione di adeguate misure di salvaguardia, promozione valorizzazione dell’opera dei pupi siciliani.
Il secondo progetto è “The Human Library. I libri sono uomini”. Sostenuto dal MiBACT – Piano Futuro Urbano – e Biblioteca casa di quartiere, prevede la realizzazione di servizi culturali e bibliotecari aggiuntivi attraverso un programma per la valorizzazione della memoria orale e attività formative promosse dalla Biblioteca Giuseppe Leggio.
A promuovere la lettura e diffondere la ricerca scientifica contribuiranno infine le Edizioni Museo Pasqualino con la pubblicazione di 5 riviste, di cui 2 semestrali (“Osservatorio Outsider Art” ed “Etnografie sonore/Sound Ethnographies”) e 3 annuali (“Antropologia museale”, “Etnografie del contemporaneo” e “Annali del Museo Pasqualino”), oltre alle nuove opere che saranno pubblicate nelle diverse collane.

Un 2020 da non perdere, insomma, sotto ogni punto di vista.