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«Il Presidente della Repubblica, il  27 febbraio scorso, ha disposto la riduzione dell'assegno a lui  spettante per legge, in corrispondenza dell'ammontare del suo  trattamento pensionistico». Giovanni Grasso, consigliere per la stampa di Mattarella, ha precisato in una lettera a Il Giornale che il capo dello Stato «Ha deciso, nei primi giorni del suo mandato, il recepimento, per la presidenza della Repubblica, del divieto di cumulo tra stipendio e pensioni erogate da pubbliche amministrazioni. Naturalmente questo divieto è stato applicato anzitutto al presidente, che ha conseguentemente disposto la riduzione della sua sua retribuzione in misura corrispondente all'intero ammontare della pensione».

Le parole di Grasso sono arrivate in risposta ad un articolo del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, che aveva scritto che Mattarella potrebbe cumulare quattro pensioni, "da professore, da deputato di lungo corso, da giudice della Consulta e, un domani, da senatore a vita".

«La qualità di senatore a vita, proprio per questa condizione, non può produrre alcuna pensione. Inoltre, in quanto parlamentare a vita, non potrà percepire neppure pensione o vitalizio quale ex deputato». Inoltre «La condizione di ex giudice della Corte Costituzionale non comporta pensione». L'unica pensione della quale potrà usufruire Mattarella è quella di professore universitario. Ma, proprio in virtù della sua decisione, l'ammontare di questa pensione viene integralmente detratto dalla sua contribuzione di presidente della Repubblica.