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Il glaucoma sta diventando un problema sempre più diffuso: nel mondo colpisce oltre 60 milioni di persone, di cui 1 milione in Italia, ed è causa del 12% di tutti i casi di cecità. Questa è la settimana mondiale dedicata alla patologia che provoca danni progressivi al nervo ottico, e si stima crescerà nei prossimi anni. La forma più comune, spesso associata all’aumento della pressione all’interno dell’occhio, può svilupparsi senza sintomi e provocare la perdita permanente della vista. Se diagnosticata in tempo, però, la malattia può essere controllata e se ne può rallentare la progressione.

Oltre all’aumento della pressione oculare ci sono altri fattori di rischio, come l’età, la razza, la familiarità e la patologia cardiovascolare. "Circa un milione di Italiani è affetto da glaucoma, ma molti di loro non sanno di averla", spiega Luca Mario Rossetti, direttore della clinica oculistica dell’università di Milano all’ospedale San Paolo. Questo accade perché "la patologia è asintomatica, quindi la diagnosi è quasi sempre tardiva. Basterebbero 15 minuti per una visita completa che consenta di controllare la pressione dell’occhio e l’aspetto del nervo ottico. Esami semplici e non invasivi da effettuarsi periodicamente", fa notare lo specialista. Anche per questa patologia la prevenzione è l’arma più efficace.

Per il trattamento sono ora disponibili anche in Italia due novità terapeutiche, come l’associazione tra due farmaci (brinzolamide/brimonidina tartrato) senza beta-bloccante, e un nuovo collirio a base di travoprost, più tollerabile.