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Seconda tappa di International Firedancing Festival nel luogo simbolo dell’arte che torna a risplendere, domani, venerdì 2 agosto a Gibellina, alle 21.30, per le Orestiadi
Seconda tappa per Teatro del Fuoco International Firedancing Festival XII Edizione, dopo il debutto palermitano dell’1 agosto al teatro di Verdura.
Il Teatro del Fuoco
 torna a Gibellina, al Baglio Di Stefano , in occasione delle Orestiadi , domani, venerdì 2 agosto alle 21.30 .
Un luogo-simbolo cruciale, con il suo altissimo valore artistico e sociale, emblema della rinascita a opera del bello , ma anche della tenacia con cui l’uomo ricostruisce attraverso la dedizione, l’arte, la perseveranza e la creatività.
Devastata dal terremoto del 1968, Gibellina ha puntato la sua ripresa sull’arte trasformandosi in un museo contemporaneo a cielo aperto. Sarà proprio il Baglio Di Stefano il palcoscenico del Teatro del Fuoco. Co n la sua Montagna di Sale, possenteinstallazione in cemento, pietrisco e vetroresina di Mimmo Paladino, espressione della fisicità e insieme del candore del sale, con i suoi cavalli bruciati dal fuoco e incastonati nella materia.
Il sale è la chiave di volta di questa maestosa scultura, pensata in origine come scenografia de “La sposa di Messina” di Friedrich Schiller, in scena in scena nel 1990, e mai più rimossa. Trenta metri di diametro per dieci di altezza, 150 quintali di sale grosso proveniente dalle miniere di Racalmuto, Realmonte e Petralia su cui, con forte senso epico, i cavalli anneriti affondano e riemergono. Un tempo elemento prezioso, il sale conserva la propria valenza positiva di candido elemento scaramantico, che con il suo riverbero di luce accoglie gli attori in movimento.
In “Light & Fire”, fuoco e sale si incontrano: purezza e catarsi ancestrali, in uno scenario senza tempo, per uno spettacolo in cui il tempo assume una scansione unica.
“Per tutti questi motivi siamo felici del ritorno del Teatro del Fuoco a Gibellina – dice l’ideatrice del festival, Amelia Bucalo Triglia – con le sue potenzialità espressive. Accendiamo i riflettori sul luccichio del sale, i lussureggianti colori dei tramonti sulle saline sottolineando il valore della creazione. Una scintilla da cui nasce l’arte in un luogo di strabiliante bellezza”.
Ed è proprio una festa di luce quella raccontata da International Firedancing Festival XII Edizione.
Un evento che punta alla promozione della cultura e delle bellezze del territorio siciliano nel panorama internazionale, anche con il coinvolgimento delle realtà locali; tra i dodici eventi più importanti, secondo la prestigiosa rivista statunitense Forbes, per cui valga la pena fare un viaggio.
Una festa che coinvolge ed entusiasma un pubblico di ogni età, chiamato a partecipare attivamente allo spettacolo, ma anche a emozionarsi davanti alla storia della creazione , narrata con maestria da danzatori e danzatrici vestiti di luce e di fuoco.
Un fuoco che risveglia aspetti solari della natura umana, libera l’energia vitale e che per questo è stato nei secoli oggetto di culti e simbolismi che ne hanno esaltato il suo essere di beneficio per il mondo.
Un turbinio di luci, suoni, un gioco e un dialogo con il fuoco che coinvolge ironia e sensualità, ma anche dolcezza, gioia di vivere con le sue coreografie inconfondibili. Fire & Light è un racconto attorno al fuoco e con il fuoco. Un elemento indomabile e imprevedibile che, come la vita, necessita di cura e di rispetto ed induce a sognare.
“ Raccontiamo l’idea di comunità intorno al fuoco – conclude Bucalo Triglia – in cui ognuno è intimamente e indissolubilmente legato agli altri. In scena, come nella vita, ogni cosa può accadere: l’incanto, l’interazione con il pubblico, la consapevolezza che ogni esistenza contiene in sé anche un rischio, una sfida, che meritano di essere colti”. 

Appuntamento a sabato 3 agosto alle 22, all’anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana Etnea (Catania) per la rassegna “Sotto il vulcano”.