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Inattesa svolta nelle indagini sull'incendio che si è verificato ieri pomeriggio a Palermo, in via Enrico Albanese. Il nipote dell'anziana rimasta intossicata è stato arrestato, con l'accusa di aver provocato il rogo, ed è stato condotto dai carabinieri in carcere, in attesa dell'udienza di convalida.

Secondo quanto riportato dai militare, avrebbe provocato lui le fiamme e non si sarebbe trattato di un incidente, come originariamente ipotizzato. L'uomo è stato rintracciato nelle vicinanze e i carabinieri, dopo aver ascoltato alcuni testimoni, hanno iniziato ad avere dubbi. In un primo momento si pensava fosse stata l'aziana, accidentalmente, a provocare l'incendio con dell'alcol contenuto in una bacinella (stava utilizzando il liquido per le pulizie).

Ancora da capire i motivi che l'avrebbero spinto al gesto. Il fuoco ha devastato l'abitazione. Sono rimaste intossicate, oltre alla padrona di casa, due ragazze e un carabiniere, che stava setacciando l'edificio alla ricerca di eventuali persone in difficoltà. Un passante è stato colpito dai cocci di vetro, caduto dopo l'esplosione.