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01Premiato per aver apportato innovazione ed internazionalizzazione, a un prodotto tradizionale come il panettone, è questa la motivazione che ha fatto guadagnare al castelbuonese, Nicola Fiasconaro, un riconoscimento importante.

Era il 22 novembre e Nicola Fiasconaro si trovava a Roma per la VI edizione della Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro. Lo chef è infatti il proprietario di una nota pasticceria-laboratorio nella città di Castelbuono, in provincia di Palermo.

Fondata dal padre nel 1953, l’azienda è da allora cresciuta facendosi conoscere anche al di fuori dei confini della regione. Gestita dalle mani sapienti di Nicola, e dalle menti dei fratelli Martino e Fausto, la “Fiasconaro”, ormai atterrata anche sulle pagine del noto portale turistico TripAdvisor, è stata scelta lo scorso Natale anche dal neo-Papa Francesco.

La sua specialità? Un panettone rivisitato in chiave sicula; e a chilometro zero non sono solo le idee ma anche gli ingredienti: si va dalle mandorle di Avola al noto pistacchio di Bronte, fino a quello classico, denominato “King”, realizzato quest’anno con arancia candita e uvetta passa imbevuta nel malvasia delle Lipari.

Fiasconaro non si ferma; la nota azienda castelbuonese, dopo essere stata riconosciuta in tutta Italia e in Paesi europei come Austria, Belgio, Paesi Bassi e Lituania, torna a far parlare di sé anche dall’altra parte degli Oceani: in Giappone e in Nuova Zelanda.

Era l’inizio degli anni Novanta quando il giovane Nicola apprese la tecnica giusta per realizzare il panettone; affascinato da cotanta bellezza e bontà, pensò dunque di tornare a casa e rifare il panettone a modo suo: metodi artigianali e materia prima del suo territorio.

Oggi, i prodotti da forno Fiasconaro sono apprezzati in tutto il mondo, e a breve entreranno anche nelle case del Qatar. Fiasconaro è infatti uno dei pochi imprenditori siculi che è stato scelto dallo sceicco Al Emadi, per aprire una sua succursale all’interno del prestigioso centro commerciale di Doha. Una sfida che dopo Parigi, l’Australia e gli Stati Uniti, consacrerà i prodotti di Castelbuono anche in una zona nuova all’industrializzazione.

Non solo panettoni. Negli Stati Uniti e nel Nord d’Italia, l’azienda Fiasconaro è ormai conosciuta anche per i suoi torroni, le creme e le marmellate. Prodotti del territorio dunque, ma con un’ampia visuale verso il mondo esterno, vero l’internazionalizzazione: una tendenza che si esplica sia nella ricerca di personale che nell’uso degli strumenti di marketing.

Solo così il Made In Italy può essere conosciuto e apprezzato anche altrove; sono molte infatti ancora le persone che non hanno la possibilità di viaggiare, basti pensare ai cittadini cinesi. Più esportazione a volte vuol dire minor contraffazione, ma affinché la qualità sia apprezzata, amata e sostenuta è necessario puntare sulla genuinità delle produzioni, e dunque sulla materia prima locale; perché locale significa unico, e inimitabile.

Autore | Enrica Bartalotta

Foto da: http://www.italpress.com