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Il suono della pioggia quando cade in un punto”
 di Serena Vestrucci

 

La rassegna, inserita tra le iniziative di Palermo capitale italiana della cultura 2018, si aprirà domani, mercoledì alle 19 alla Sala multimediale

Palermo, 3 luglio 2018

Prosegue a Villa Zito la rassegna Intermezzo 2018, curata da Agata Polizzi.

Domani, mercoledì 4 luglio alle 19 sarà la volta di Serena Vestrucci (Milano, 1986), che presenterà l’opera Il suono della pioggia quando cade in un unico punto, dando poi vita a un talk informale in cui parlerà sia del lavoro in mostra che della sua esperienza artistica degli ultimi anni.

Il lavoro di Serena Vestrucci – disponibile nella sala multimediale di Villa Zito fino al 4 agosto 2018 – racconta la personalissima e commovente riflessione sul tempo dell’artista attraverso la suggestione del suono di una goccia che cade ripetute volte nello stesso punto, creando una partitura, una traccia sonora, un racconto.


“Dopo la partecipazione all'apertura della rassegna, con Alfredo Pirri, questo secondo appuntamento di Intermezzo 2018, con l'opera di Serena Vestrucci, offre una nuova occasione di fruibilità degli spazi di Villa Zito – dice Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia – in un rapporto sempre più consolidato di condivisione con la città del patrimonio culturale e materiale della Fondazione. Il nostro obiettivo è essere sempre più un centro di attrazione e di produzione di dibattito culturale e di contenuti trasversali, anche attraverso l'apertura ai linguaggi contemporanei”.

 

A fare da apripista alla rassegna di arte multimediale è stato Alfredo Pirri, con la video installazione “Gli effeminati intellettuali”. Dopo quello di Vestrucci, i prossimi appuntamenti saranno il 6 settembre, con Domenico Mangano e Marieke Van Rooy, il 18 ottobre con Stefania Galegati Shines e, in chiusura, il 23 novembre, con Alessandro Piangiamore.

Le opere di questo viaggio nell'arte contemporanea sono legate da un fil rouge: esplorare l’approccio all’immagine, le sue possibili forme e soprattutto la percezione di essa in un’ epoca in cui forma e contenuto possono avere ruoli anche molto diversi tra loro.

 

SERENA VESTRUCCI

Serena Vestrucci (Milano, 1986) vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea triennale all'Accademia di Belle Arti di Brera e la laurea magistrale presso l'Università IUAV di Venezia, città dove ha vinto una borsa di studio della Fondazione Bevilacqua La Masa. Le sue opere nascono sempre da elementi quotidiani che vengono modificati e rielaborati attraverso un processo tanto manuale quanto concettuale. 

La materia utilizzata varia dall'uso di make-up, a ritagli di carta, a liquirizie rese fossili in cemento. 
Nel 2017 è stata la vincitrice del XVIII Premio Cairo ed è stata selezionata dal Comune di Milano per la realizzazione di un’opera pubblica permanente del nuovo distretto CityLife. Ha esposto il suo lavoro in mostre personali presso numerose istituzioni, tra cui: la Galleria d'Arte Moderna di Verona (2017), il Museo Archeologico Salinas di Palermo (2017), Marsèlleria Permanent Exhibition a Milano (2016), il Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce di Genova (2015). 
Tra le mostre collettive si segnalano: Istituto Italiano di Cultura, New York; Museo Santa Maria della Scala, Siena; Palazzo Reale, Milano; FRISE Künstlerhaus, Amburgo; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Galleria d’Arte Moderna, Milano; Stedelijk Museum, ‘S-Hertogenbosch, Paesi Bassi.