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Straordinario intervento al Policlinico universitario di Messina, dove è stato asportato un tumore addominale del peso di 11 chili. La paziente, una sessantanovenne, è stata già dimessa e si trova in ottime condizioni generali. L’intervento è stato effettuato da una équipe guidata dal prof. Antonio Macrì, responsabile del programma interdipartimentale per la cura dei tumori peritoneali e dei sarcomi dei tessuti molli dell’ospedale universitario.

«Si tratta – spiega Macrì – di un caso estremamente raro, anche se non il primo da noi operato, sia per la sua natura istologica (sarcoma retroperitoneale gigante), ma, soprattutto, per le dimensioni che la neoplasia aveva raggiunto e per la diffusione in alcune regioni anatomiche difficilmente raggiungibili, con coinvolgimento di grossi vasi, rene, intestino, peritoneo, muscoli, ossa e strutture nervose. Il tumore occupava infatti tutto l’addome, dislocando l’intero intestino in una piccolissima porzione della cavità peritoneale».

Il trattamento chirurgico è stato particolarmente delicato, per via del peso, delle dimensioni (40 x 30 x 15 centimetri circa), dell’importante e anomala vascolarizzazione, nonché degli strettissimi rapporti che il tumore contraeva con alcuni organi vitali. 

L’intervento è durato circa sei ore: ha richiesto l’esecuzione di resezioni multiviscerali e ha consentito la rimozione completa del tumore. Il decorso post-operatorio non ha avuto complicanze e la donna è stata dimessa dopo due settimane.

«Sembra incredibile che nell'era della prevenzione – sottolinea Macrì – ci si trovi ancora a trattare tumori di queste dimensioni, ma la sede di origine e le modalità di diffusione fanno sì che tali tumori diano segno di sé solo in fasi avanzate. Dobbiamo trovare strategie più efficaci – continua il chirurgo – per promuovere l’educazione sanitaria e coinvolgere sempre più persone nei programmi di screening, in modo da ridurre il numero di tumori in stadio avanzato e, comunque, in questi casi, è fondamentale affidarsi a Centri dedicati al trattamento di tali patologie».