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Il percorso del Cerasuolo di Vittoria è uno degli itinerari più belli della Sicilia orientale e si consiglia vivamente di soffermarsi almeno 4 giorni.
Si parte da Catania per arrivare aCaltagirone, dove rimarrete affascinati dalle ceramiche in ogni angolo del paese, oltre che nel Museo dedicato. Si proseguirà poi con Modica,  dove potrete ammirare le due parti della cittadina, Modica alta, la più antica, e Modica bassa. Dopo una passeggiata tra le viuzze di Ragusa Ibla, incastonata nelle rocce come un magico presepe, la tappa con la quale terminerà ia vostra avventura sarà quella di Scicli: vi sembrerà di tornare indietro nel tempo, perdendovi nel cuore del famoso Barocco Siciliano.
 
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Le caratteristiche sensoriali del Cerasuolo di Vittoria sono:
  • colore: da rosso ciliegia a violaceo;
  • odore: da floreale a fruttato;
  • sapore: secco, pieno, morbido, armonico.
La produzione delle uve comprende tutto o in parte i territori dei comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e Ragusa stessa (RG); Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino (CL) e Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone (CT).
La vitivinicoltura si diffuse nella Sicilia orientale sin dall'epoca della colonizzazione greca, ma il Cerasuolo di Vittoria della tipologia attuale nasce nel 1606, quando fu fondata la città di Vittoria: la sua fondatrice Vittoria Colonna Henriquez, infatti regalò in quell'anno ai primi 75 coloni, un ettaro di terreno a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto. Per tutto il seicento si ebbe un enorme espansione dei vigneti in questa zona grazie ad una politica di incentivazione delle colture intensive pregiate, come appunto la vite, che valorizzavano la naturale fertilità del suolo.
Nella seconda metà dell'Ottocento si ebbe un ulteriore sviluppo economico di questa zona e la città di Vittoria divenne una delle città più floride e produttive della Sicilia. In questo periodo ci fu un massiccio processo di riconversione colturale; migliaia di ettari, prima coltivati a grano furono riconvertiti in colture più redditizie, tra cui il vigneto. Tale trasformazione fu spinta dalla crescita della domanda di vino e dal relativo aumento dei prezzi, dal progresso tecnologico delle operazioni colturali che rese più facile e redditizia la coltivazione dei vigneti. Il porto di Scoglitti fu potenziato per fare fronte alle richieste di esportazione dei vini; nel 1860 l'esportazione dei vini di Vittoria toccò i 300 mila ettolitri.
Ma a partire dalla fine del secolo l'epidemia della Fillossera portò alla distruzione di gran parte dei vigneti della Sicilia. La crisi economica conseguente alla fillossera e la guerra commerciale con la Francia segnarono il declino della produzione dei vini ad alta gradazione ed ad intenso colore, che venivano esportati in Francia come vini da taglio, ed aumentò la produzione dei vini da pasto a più moderato tenore alcolico, profumati e freschi, antesignani degli attuali vini a DOCG "Cerasuolo di Vittoria".

Per saperne di più: Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria DOCG

 
 

Dove poter assaggiare il prodotto


– Locanda Cos (Azienda Agricola COS) 
S.P. 3 km 14.300
97019 Vittoria (Ragusa)
+39 0932 875623

– Trattoria Ai Lumi
Corso 25 Aprile 16
97100 Ragusa
+39 0932 621224

– Wine Relais Feudi del Pisciotto 
Contrada Pisciotto
93015 Niscemi (Caltanissetta)

– Al Fogher
Strada Statale 117/BIS 
94015 Piazza Armerina (Enna)

+39 0935 68412