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Quella chat era nata per gioco, ma si è trasformata in un incubo per tutte le adolescenti che da lì si sono scambiate selfie hot, video con momenti di autoerotismo e immagini che mettono in mostra le parti intime. Un gruppo di circa sessanta ragazzine delle scuole superiori di Modena si scambiava via WhatsApp il materiale a luci rosse, ma tutti quei contenuti sono finiti su Internet: una di loro, o più di una, a quanto pare ha "tradito" le altre, quindi foto e video sono a disposizione di chiunque.

Quando la situazione è diventata grave, il fidanzato di una di loro si è rivolto all'associazione antipedofilia "La caramella buona". La polizia postale non può intervenire senza la denuncia di uno dei genitori delle ragazze, quindi ancora il link non è stato bloccato. Pedofili e maniaci non esitano a scaricare materiali di questo genere. Le ragazzine sono riconoscibili e rischiano dunque di essere ricattate da gente senza scrupoli.