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La cucina siciliana conquista Tokyo con cannoli, pistacchio e ricotta

C’è un pezzo di Sicilia a Tokyo. A portarlo è  stato Antonio Lentini, per tutti “Nino“, originario di Trapani: la sua storia è stata raccontata da TGR Mediterraneo, in un servizio realizzato da Stefano Ziantoni.

Nel 1996, Nino è sbarcato a Tokyo e 14 anni fa ha aperto il suo ristorante. All’inizio non è stato facile, perché i giapponesi credevano che la cucina siciliana fosse molto piccante. Assaggiandola, hanno scoperto che racchiude molto di più e si sono innamorati dei sapori del Mediterraneo.

Sapori che, peraltro, sentono molto vicini ai loro: ecco perché li amano così tanto.

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Tokyo non è una città facile da conquistare, perché ha la capacità di imitare qualsiasi cosa. Alcune cose, come la cucina siciliana, sono però impossibili da imitare. Nino prepara di fronte alle telecamere un piatto molto particolare: il tonno al pistacchio di Bronte. Il pistacchio siciliano piace moltissimo ai giapponesi. La ricetta è semplicissima: il tonno , ricoperto da uno strato di pistacchio, deve essere appena scottato, ma l’interno non deve scaldarsi.

Tra le nostre eccellenze, i giapponesi apprezzano molto i cannoli. Sin da piccolo, mentre i suoi fratelli giocavano a pallone, Nino andava in una pasticceria a imparare il mestiere. Lui fa tutto, dal pane ai dolci e organizza anche la Sagra del Cannolo. La ricotta che usa è di Calatafimi e fa le scorze quasi tutte le mattine.

Redazione