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"Torna in tavola la vera pajata che manca da quasi quattordici anni”.  Abolita dalle tavole degli italiani per effetto delle restrizioni sanitarie adottate nel luglio 2001 per far fronte all'emergenza mucca pazza (Bse) oggi torna a tavola dopo il via libera della Ue.

La pajata è il termine romanesco per definire la prima parte dell'intestino tenue del vitello da latte che è stato fino ad oggi sostituito nei ristoranti e nelle trattorie dall'intestino d'agnello. E' l'ingrediente principale di uno dei piatti più tipici della cultura gastronomica della capitale: i rigatoni con la pajata.

 "Un risultato importante per consumatori, ristoratori, cuochi, macellatori e allevatori che, oltre ad avere rilevanza sul piano gastronomico – dice il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo – ha anche effetti su quello economico con la valorizzazione dell'allevamento italiano in un difficile momento di crisi". E sottolinea anche "il determinante impegno del Ministero della Salute. Viene modificato – sottolinea la Coldiretti – l'elenco degli organi a rischio e consente di recuperare la colonna vertebrale ma, soprattutto, l'intero pacchetto intestinale”. 

L'evento viene festeggiato stamane dalle donne della Coldiretti nella sede dell'organizzazione a Palazzo Rospigliosi a Roma con la preparazione di una maxipajata.

"La decisione della Commissione Europea – osserva Coldiretti – è una giusta conseguenza del fatto che dal 2009 non si registrano casi di mucca pazza tra bovini in Italia per il rigido sistema di controlli e per le misure di sicurezza messe in atto anche con grandi sacrifici dagli allevatori". "Una spinta decisiva al risultato – conclude l'organizzazione agricola – è stata data dal giudizio positivo dell'Organizzazione mondiale per la sanità animale (Oie) che a fine maggio del 2013 ha adottato la risoluzione che aveva ufficialmente sancito per l'Italia un nuovo stato sanitario per l'encefalopatia spongiforme bovina (Bse), con il passaggio dal livello di rischio "controllato" a quello "trascurabile". Il nuovo regolamento di esecuzione dal comitato permanente vegetali, animali, derrate alimentari e mangimi dell'Unione Europea passa ora al servizio giuridico della Commissione Europea per la traduzione in tutte le lingue e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro 15-20 giorni.