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Se l'Italia è il paese europeo nel quale si vive più a lungo, la Sicilia è una delle regioni con la maggiore sopravvivenza. Sull'isola vivono quasi un milione di anziani, considerando che la terza età si fa iniziare a 65 anni. Rispetto al passato, l'aspettativa di vita ha raggiunto 84 anni per le donne e 79 per gli uomini. Con l'avanzare dell'età, ovviamente, crescono però anche le esigenze di salute e qualità della vita ed è per questo che è nato il programma "Passi d'argento", uno studio condotto a livello nazionale ed attivato in Sicilia dall'assessorato regionale della Salute.

Qual è lo stato di salute degli anziani siciliani?
Secondo lo studio, sono mediamente in buona salute, ma quasi la metà di essi è a rischio fragilità ed il 70% soffre di almeno una malattia cronico degenerativa. Il 34% è a rischio disabilità e sono rilevanti i problemi a udito e vista. Rispetto al gruppo di anziani intervistati sul territorio nazionale, tra quelli siciliani è stata rilevata una più alta frequenza di soggetti con difficoltà economiche, che faticano ad arrivare a fine mese.

Tornando alle abitudini ed allo stato di salute, l'11% degli anziani fuma e, a fronte di un consumo generale di bevande alcoliche del 28%, i soli bevitori a rischio risultano meno presenti all'interno della nostra popolazione rispetto alla media nazionale. In media, gli anziani che hanno difficoltà in almeno 2 attività quotidiane – usare il telefono, fare acquisti, cucinare i pasti e altro – sono il 37%. In sicilia, circa il 63% degli intervistati ha dichiarato di essere iperteso ed il 70% di soffrire di una malattia cronico-degenerativa. Qui è più elevata la presenza di malattie cardiovascolari, diabete e malattie respiratorie.