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La Sicilia protagonista a Sanremo, fa l’asso piglia tutto.  E l’Ariston parla siciliano all’indomani della vittoria de Il Volo, saliti sul gradino più alto del podio del 65esimo Festival di Sanremo con il pezzo neomelodico in salsa operatic pop  “Grande Amore”.

Il trio dei tenori, poco più che ventenni, ambasciatori del Bel Canto nel mondo,  è per due terzi siciliano:  siciliano è Piero Barone, 21 anni, il “tenorino” con gli occhiali rossi portavoce del gruppo, che quando non è in tournèe torna nella sua Naro, in provincia di Agrigento, e nell’Arena di Giletti di oggi ha dedicato la vittoria di Sanremo – il successo più alto e ambito dal trio – al nonno Piero di cui porta il nome.

L’altro “siciliano” de Il Volo è Ignazio Boschetto, 20 anni, nato a Bologna e residente a Marsala, tutti pieni di orgoglio siciliano che su invito di Giletti hanno anche annunciato ‘alla siciliana’ un altro pezzo di Sicilia presente al Festival, Lorenzo Fragola, 19 anni, di Catania, che dopo avere vinto XFactor fresco di talent,  è approdato a Sanremo con il brano di Fedez “Siamo uguali”.  Il terzo componente del gruppo, Gianluca Ginoble, è invece di Roseto degli Abruzzi, a cui i due amici hanno dedicato un ‘Tanti Auguri a te’, insieme a tutto il pubblico in teatro per il compleanno. Ma non è finita qui perché la Sicilia ha portato a casa anche il premio Nuove Proposte con Giovanni Caccamo,  24 anni originario di Modica, che ha vinto con il brano ‘Ritornerò da te’.
“Noi cerchiamo di far vedere il bello della Sicilia – ha detto a caldo Piero Barone, dopo la vittoria – sappiamo che i siciliani sono un popolo caldo, che sta vicino ai propri cittadini”. Non a caso un gruppetto di fans dell’Agrigentino, esibendo cartelli e acclamando il trio a squarciagola, si è assiepato sugli spalti dell’Ariston nelle serate del Festival”.