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Shoaib e Rashid sembrano due normalissimi fratelli, eppure soffrono di una particolare malattia, peraltro decisamente invalidante. I ragazzi si svegliano ogni mattina come tutti i bambini di Mian Kundi, un piccolo villaggio che si trova a 15 km da Quetta, nella provincia pakistana del Balochistan. Shoaib ha 13 anni, Rashid 9; vengono da una famiglia religiosa, praticante, come la maggior parte delle persone di Mian Kundi. Si svegliano insieme al sole, alle 4 del mattino, pieni di vita e di energia. Vanno a scuola, giocano a cricket, ridono, scherzano, ma al tramonto comincia l'incubo.

Con l’affievolire dei raggi del sole, i due fratelli cominciano a perdere le forze. Pian piano, non riescono più ad aprire gli occhi, a parlare, a stare seduti. Entro la sera, si ritrovano completamente paralizzati, come spiega nel dettaglio la stampa locale. Javed Akram, professore di medicina al Pakistan Institute of Medical Sciences, si sta occupando del caso di quelli ormai noti come i "fratelli del sole". "Ormai è una sfida. I nostri dottori stanno portando avanti dei test medici per determinare come sia possibile una cosa del genere. È un rebus complicato da risolvere per la medicina: corpi sincronizzati al movimento del sole", spiega il dottor Akram.

È una malattia misteriosa per la quale, al momento, non esiste cura. Il padre, Mohammad Hashim, sostiene che siano nati così e che la loro non sia un’abitudine sviluppata col passare degli anni: "Siamo fortunati che la loro condizione non sia peggiorata col tempo", dice. Hashim ha sei figli, tre dei quali sani. Shoaib, Rashid e il piccolo Ilyas, di solo un anno, invece, soffrono tutti e tre della malattia. Il padre però sostiene che non sia una cosa direttamente legata alla luce del sole, come molti abitanti di Mian Kundi credono, perché anche nei giorni nuvolosi o di pioggia la loro routine non cambia.

I fratelli hanno imparato a finire i compiti in tempo per mettersi al letto all’ora del tramonto. Sia le loro menti che i loro corpi sono stati addestrati così, ma man mano che crescono, soffrono sempre più le conseguenze della loro paralisi notturna. Sono stati condotti quasi 100 test medici e analisi di ogni genere su Shoaib e Rashid, e ce ne sono altri 200 di cui si attendono i risultati. "Uno dei test che abbiamo condotto indica un problema del sistema nervoso", rivela il Dottor Akram. Dopo aver provato diversi medicinali, pare che il suo team sia riuscito a trovarne uno parzialmente efficace, che consente ai due fratelli di poter stare seduti e compiere qualche passo dopo il tramontare del sole, ma non è da considerarsi una cura definitiva.

Adesso i ricercatori hanno cominciato anche ad analizzare la terra, l’acqua e l’aria di Mian Kundi, cercando di trovare una risposta a quali possano essere state le cause della misteriosa condizione dei fratelli del sole. "Nel nostro villaggio non ci sono malattie, c’è la corrente, ci sono i telefoni e il gas. La gente vive una vita sana e normale, non siamo sottosviluppati", dice con fermezza Hashim. Al momento il governo del Pakistan sta fornendo assistenza medica gratuita ai fratelli, che continuano a essere sottoposti a test medici nella capitale Islamabad.