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Ztl con pass a 100 euro, mentre il tram è in partenza. Sarà il viatico per una viabilità migliore in quel di Palermo? Secondo Manlio Viola, direttore di BlogSicilia, allo stato dell'arte assolutamente no. Ecco l'articolo nel quale argomenta perché le Ztl in questo modo sono inutili
 

Passeggiare in centro senza auto è una cosa che i palermitani cominciano, dopo anni, da apprezzare. La apprezzano per le feste ma meno, molto meno, durante i giorni feriali quando devono spostarsi per lavorare. Da tempo immemore, infatti, si dice che occorre un sistema di trasporto pubblico più efficiente per poter pedonalizzare.

Adesso c’è il tram presentato come la soluzione anche se per avere una soluzione un poco (ma solo un poco) più efficace bisognerà attendere anche la metro visto che il tram va solo in periferia e non ha alcun raccordo col sistema degli autobus,

Insieme al tram i palermitani si ritrovano, però, con una Ztl che costerà 100 euro all’anno per poter circolare con l’auto a prescindere da quanto inquini, da quanto sia vecchia e così via.

La Ztl (zona a traffico limitato) nasce come provvedimento anti smog. Ovunque la si usa per diminuire l’inquinamento, il traffico in città e così via. A fronte di mezzi pubblici efficienti (quando lo saranno) non siamo contrari alla Ztl. Si tratta di un provvedimento di grande civiltà.

Ma a Palermo la Ztl pensata dall’amministrazione Orlando e approvata quasi da tutti (l’opposizione è stata molto di facciata e poco di sostanza; molto ostruzionistica e poco propositiva) non è un provvedimento che migliora l’inquinamento, che migliora il traffico, che dimezza le auto come sostiene l’assessore Catania al quale riconosciamo una fanciullesca buonafede. E’ solo un provvedimento per fare cassa e pagare i costi di esercizio del tram che non farà un granché dai biglietti.

Con buona pace dei benpensanti palermitani che urlano contro chi attacca la Ztl additandoli come populisti la situazione del traffico a Palermo non cambierà di una virgola.

Andiamo per ordine, il tram: in tutte le città Europee (dove c’è) o quasi (forse con l’eccezione delle sole Vienna e Bratislava, la prima ben coperta dalla metro in centro, la seconda con un centro storico così piccolo da essere inutile un trasporto pubblico), il tram attraversa il centro pedonalizzato mentre in periferia vanno gli autobus. A Palermo si è fatta la scelta opposta. I tram vanno solo in periferia, tagliano a metà la circonvallazione dividendo le corsie centrali dalla laterale e aumentandone il traffico (e lì le macchine devono passare obbligatoriamente e non solo per andare da un’autostrada all’altra). I benefici saranno evidenti per chi vive a Roccella, va al centro commerciale Forum, per chi vive o lavora a Borgo Nuovo, Cep e aree limitrofe. Ma poi il tram si ferma da un lato alla stazione centrale dall’altro alla stazione Notarbartolo.

Questa scelta ha un motivo e avrà anche effetti quando sarà operativa la metropolitana (o passante ferroviario come ama chiamarlo l’amministrazione. Di fatto è la medesima cosa) con le stazioni in viale Campania/Lazio (si spera) e in piazza Castelnuovo, ovvero fra non meno di due anni (sperando che non ci siano problemi con la vicenda Tecnis, l’impresa che sta eseguendo i lavori). Fino ad allora l’asse metropolitano o passante collega solo Notarbartolo a Centrale con qualche fermata nella zona sud della città (Orleans, Vespri ecc. ) dunque arrivati al capolinea del tram i passeggeri dovranno districarsi con due o tre autobus per raggiungere la propria destinazione: un delirio.

Chi invece vive e/o lavora in centro del tram non sa che farsene (sempre fino alla nascita della vera metropolitana) così come chi vive o lavora nella zona a valle della città, quella verso mare (ad eccezione di Romagnolo naturalmente). Anche lì del tram non sanno che farsene e gli autobus beato chi li vede.

Allo stato dell’arte, dunque, tutti questi palermitani, ovvero il 90%, saranno costretti, almeno per altri due anni, ad usare l’auto, a pagare un pass e così via. Tutti affolleranno le strade di vetture ecc.. Gli unici che non entreranno in centro con l’auto sono gli abitanti della periferia che hanno una vettura vecchia. Insomma penalizziamo ancora i meno abbienti.

Per il resto il provvedimento non ha alcunché che lo caratterizzi come 'ambientale’. Il pass gratis per le auto elettriche, vista la diffusione di queste, è praticamente una presa in giro. Ed è difficile che si diffondano almeno per un’altra decina di anni. Vetture ancora troppo care, dall’autonomia troppo limitata e di punti di ricarica non ce ne sono. Ci vorrà molto tempo per un simile passaggio.

Lo sconto per le auto ibride e per quelle a metano è l’unico accenno all’ambiente. Ma per qualificarlo come vero provvedimento ambientale ibride e metano dovevano andare gratis, non avere lo sconto. Infine i residenti. Praticamente sono ostaggio in casa se non pagano il pass.

Non è stato previsto un percorso per entrare e uscire dall’area di residenza. Questo avrebbe invitato i residenti a usare l’auto solo fuori dalla Ztl e magari prendere i mezzi dentro la Ztl. Ma dovendo obbligatoriamente pagare il pass cammineranno in auto sia dentro che fuori, e loro, i residenti, possono usare anche le auto inquinanti molto vecchie.

Insomma di ambientale non c’è nulla e al primo ricorso il rischio di annullamento non è basso. Tanto più che c’è un precedente. La Ztl di Cammarata fu annullata perché non era prevista nel Piano urbano del Traffico. In questa trappola la giunta Orlando non è cascata. Ma il tram c’è nel PUT? Sembra di no. E’, chiaramente, un cavillo tecnico ma questo Paese si regge sui cavilli.

E sull’inquinamento poi…

Sì, dunque, alla Ztl ma modulata con criterio da buon padre di famiglia, guardando alla viabilità. Questo atteggiamento da fustigatore dei palermitani non serve a nessuno, solo a fare cassa, con buona pace di chi gioisce.