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01Passare dalla Sicilia significa anche gustare a piene mani i loro splendidi dolci. La lingua di bue, assieme ai cornetti, i danesi e le sfogliatine, è uno di quei dolci da pasticceria che non può mancare un assaggio, magari la mattina insieme ad una bella tazza di caldo cappuccino con cacao.

In Campania si trova la nota lingua di bue di Procida, che viene riempita con crema pasticcera o crema al limone, realizzata fresca con l’agrume tipico della zona. In Sicilia invece, la lingua di bue, simile a quella campana, viene farcita con crema pasticcera o la tradizionale crema di ricotta. Se siete in vacanza in Sicilia, e non sapete proprio come separarvi dalla lingua di bue, niente paura: non sarà difficile, con questa ricetta, riprodurre la lingua di bue a casa propria.

Ingredienti

500 grammi di pasta sfoglia
Crema pasticcera (o crema di ricotta)
Zucchero a velo o semolato

Ingredienti per la crema pasticcera

200 grammi di panna fresca
800 grammi di latte intero
7 tuorli d’uovo
300 grammi di zucchero semolato
35 grammi di amido di riso
35 grammi di amido di mais (maizena)
½ bacca di vaniglia

Ingredienti per la crema di ricotta

1 chilo di ricotta di pecora freschissima
600 grammi di zucchero

Procedimento

La crema di ricotta è molto semplice da realizzare. Una volta che avrai fatto colare tutto il siero dalla ricotta infatti, ti basterà unire lo zucchero, mescolare per bene e far riposare in frigorifero.
Per quanto riguarda la crema pasticcera invece: apri il baccello di vaniglia e unisci i semini allo zucchero, che metterai insieme ai tuorli in una planetaria. Intanto, in un pentolino, metterai a scaldare il latte con la panna e il baccello. Sbatti ben bene i tuorli fino a quando non otterrai una massa chiara e ben montata, togli la bacca dal latte, ormai in ebollizione, e unisci i tuorli con semi di vaniglia e zucchero. Non mescolare. A questo punto alza invece la fiamma, aspetta che il latte torni a bollire, e solo a quel punto, con una frusta, prendi a lavorare la massa vigorosamente fino a quando non si sarà addensata.

Una volta preparata, dovrai farla raffreddare per poi metterla in una saccapoche. Il metodo più veloce per raffreddare la crema pasticcera, è quello di riporla in una pirofila sterilizzata precedentemente con della carta da cucina imbevuta d’alcol per dolci. Questo procedimento consente alla crema di rimanere inattaccata da microorganismi che potrebbero nuocere alla tua salute.
Copri immediatamente la pirofila con della pellicola e immergila in acqua e ghiaccio per raffreddarla. Dopo averla messa nella saccapoche, dovrai stendere la pasta; conserva la crema in frigorifero, in modo da mantenerla al sicuro.

Dalla pasta, ricava una sfoglia alta circa 3 mm e 8 forme ovali lunghe 10 cm. (che potrai ottenere con un coppa pasta tondo). Prendi quattro delle forme così ricavate e, dopo aver tagliato la punta della saccapoche, premi per rilasciare un po’ di crema. Fai attenzione a lasciare vuoti i bordi, che dovranno essere spennellati con dell’acqua. Ricopri le quattro forme con altri quattro dischetti, facendo aderire bene i bordi. Spennella con poca acqua anche la parte superiore e concludi decorando con una spolverata di zucchero a velo o semolato.

Ora, adagia le lingue di bue su una placca foderata con carta forno e mettile in forno preriscaldato a 200°. Le lingue di bue dovranno cuocere per circa venti minuti e comunque finché lo zucchero non avrà iniziato a caramellarsi. Servile con tè caldo o una tazza di caffellatte. Perfette per colazione, chi dice che non possano andar bene per una dolce pausa del pomeriggio?
 

Autore | Enrica Bartalotta


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