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01L’operaio del Settore Ville e Giardini del Comune di Palermo è morto la scorsa mattina dopo l’incidente che si è tenuto alla Favorita. L’uomo, Calogero Fanale di 60 anni, si era schiantato nel suo Daily Iveco contro un albero, ed era ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale Villa Sofia da allora.

Insieme a lui, in viale Diana, si trovava Francesco Paolo Puccio, di 61 anni, trasportato anche lui all’ospedale, il 7 agosto scorso, in condizioni meno gravi. L’incidente suddetto, è solo l’ultimo di una grave serie di incidenti sul lavoro, capitati in questo periodo in Sicilia. Il 15 luglio, un operaio di Modica di 29 anni, rimase incastrato in un macchinario della fabbrica presso cui lavorava, e venne ferito gravemente. L’uomo, dipendente di un mangimificio, fu trasportato con l’elisoccorso presso l’ospedale Cannizzaro di Catania, per via delle gravi ferite riportate alle gambe. E sempre a luglio, arrivò la notizia di un altro incidente sul lavoro: un agricoltore di Ustica, Salvatore Palmisano di 74 anni, muore sul colpo schiacciato dal suo trattore. Il 18 e il 19 agosto muoiono due operai cadendo da un’impalcatura: Salvatore Bìo di 54 anni, cade nel vuoto da un cantiere in via Botticelli a Canicattì, e Santo Mangano, di anni 60, muore in elisoccorso dopo essere caduto dall’impalcatura di una villetta in ristrutturazione a Ganci, nel palermitano.

E fu proprio dopo quest’ultimo incidente, che il 21 agosto scorso, la Fillea Cgil di Palermo si espose in un pubblico appello al Prefetto, con la richiesta di istituire un Comitato Provinciale per la Sicurezza sul Lavoro, per affrontare il problema critico delle morti sul lavoro. Il segretario, Mario Ridulfo, ha proposto così la creazione di un ente composto da elementi dell’Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, Spresal, Nil/nucleo ispettivo del lavoro del Carabinieri e le associazioni di categoria, per agire opportunamente e tempestivamente sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro, espugnando situazioni di lavoro nero e creando cantieri che agiscano nel rispetto della sicurezza degli operai edili.

All’appello si unisce anche Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia che dichiara: “Il comparto edile è diventato il terreno fertile per il lavoro nero a causa dell’approssimazione e della mancanza quasi totale di controlli ispettivi. Le istituzioni regionali sono responsabili dell’omessa vigilanza nei cantieri”. E poi conclude: “4 morti sul lavoro in pochi giorni sono un prezzo troppo alto per le famiglie, la collettività e soprattutto il settore delle costruzioni.

Autore | Enrica Bartalotta