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I medici dell'ospedale San Giacomo d'Altopasso di Licata hanno salvato la vita a sua madre e adesso Angelo Incorvaia, giornalista di Teleacras, ha deciso di ringraziarli con una lettera indirizzata all'Asp di Agrigento. Questa volta, siamo felici di riportare una storia di buona sanità. Incorvaia, scrive, ringrazia “il Primario, Dr Ennio Ciotta, i Medici, gli infermieri e gli Ausiliari del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Licata che, dimostrando ottime e non comuni (al giorno d’oggi) capacità professionali ed organizzative , hanno letteralmente salvato la vita a mia mamma. Mi preme raccontare brevemente l’accaduto“.

Ecco quanto ha scritto

Mi recavo di sabato pomeriggio, in ospedale a Licata con mia mamma che versava in gravissime condizioni per episodi di arresto cardiaco e frequenza cardiaca molto bassa.
Veniva assistita immediatamente dal personale del pronto soccorso e quindi trasferita in Cardiologia.
Il Medico di Guardia della Cardiologia, Dr.ssa Donatella Trigona, prendeva immediatamente in mano la situazione e verificando le gravi condizioni di salute della mamma chiamava il giovanissimo Primario, Ennio Ciotta, che si trovava tra l’altro in ferie, per far si che la mamma fosse immediatamente operata”
E cosi è stato, in pochissimo tempo è arrivato il Dr. Ciotta che verificate nuovamente le gravi condizioni salute portava la mamma in sala operatoria e impiantava un pacemaker temporaneo attraverso l’inguine, procedura che metteva in salvo la mamma. A complicare ulteriormente la situazione la notevole agitazione della mamma che comportò in tarda serata il malfunzionamento del pacemaker, chiamato nuovamente il dr. Ciotta in nottata riportava la mamma in sala operatoria e riposizionava il pacemaker assicurando nuovamente il ripristino dei battiti cardiaci regolari.
Nei giorni successivi la mamma è stata brillantemente assistita dalla equipe medica della cardiologia (i già citati Primario Dr. Ennio Ciotta e Dr.ssa Donatella Trigona oltre che Valentina Pitruzzella, Dario Buccheri, Vincenzo Cudia e Giovanni Alongi) che vanta penso una età media tra le più basse in Italia, credo intorno ai 33 anni. La mamma è stata dopo operata per l’impianto del pacemaker definitivo con decorso regolare e dimessa in ottime condizioni di salute. Esempi come questi di efficienza, professionalità e disponibilità umana devono essere sottolineati e servire da monito affinché le autorità competenti della Azienda Sanitaria Provinciale provvedano affinchè giovani professionisti come quelli incontrati a Licata possano continuare a lavorare con il loro sostegno.
Ancora complimenti a tutto il personale della Cardiologia ed un ringraziamento al Dr. Ennio Ciotta ed al Direttore Generale, Dr. Ficarra, che, come affermato dal Primario, ha reso possibile tutto ciò.