Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Fiamme nella casa di campagna del sindaco di Licata Angelo Cambiano, che ha portato a compimento l’opera di demolizione delle case abusive sulla costa licatese, attenendosi alle disposizioni della Procura. "Sto solo facendo il mio dovere", aveva detto domenica alla trasmissione "L'Arena" di Massimo Giletti.

"I prossimi 5 o 6 giorni rifletterò. Non voglio essere un eroe. Ringraziando il cielo ho tutto. Se servire i propri territori significa rischiare la vita giornalmente, non ci sto. È tempo che alle parole seguano i fatti. Sono sovraesposto. Lo ha dimostrato anche la partecipazione alla trasmissione 'L’Arena'. Gli ex proprietari degli immobili abusivi desideravano probabilmente che il sindaco dicesse che le case si potevano salvare, che la legalità non va rispettata. Avrebbero gradito questo. Ma, naturalmente, non è possibile", dice Angelo Cambiano.

Come da segreto di Pulcinella, l'incendio sarebbe un atto di ritorsione. Il vetro rotto di una finestra e le tracce di liquido infiammabile non hanno dato spazio a nessun dubbio per gli uomini della polizia. L’incendio arriva al culmine di due settimane intense in cui alcuni proprietari degli immobili abusivi hanno occupato l’aula consiliare ritenendo ingiuste le demolizioni.

Si è fatto sentire anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Lo Stato c’è, è forte e fa rispettare le proprie regole. Abbiamo avuto proteste perché una squadra, composta dalla Procura, dal Comune di Licata e dalla Prefettura, ha semplicemente preteso che delle sentenze fossero eseguite. Noi siamo qui a dire che le sentenze si rispettano e si eseguono e siamo qui a ribadire una cosa molto importante e cioè che, per il futuro, se non avvengono queste demolizioni ci saranno altre case abusive e che è finito il tempo della politica che coccolava gli abusivi per avere qualche migliaio di voti. Oggi è giunto il tempo della politica e delle istituzioni che fanno rispettare le leggi".