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Amo moltissimo i frutti del melograno
Mi piace la forma tondeggiante e perfetta, il colore , sia del fiore che lo genera, sia del frutto che ne deriva….rubino…sfolgorante di vita e significati apotropaici.

 

Nelle mie case è frequente vederlo in giro, come decorazione di lumi, vasi per piante o tegole decorate a decoupage. 
Mi piace sotto ogni forma e, quando riesco a procurarmeli, davvero belli, li tengo in un vassoio, come centro tavola , sino a che appassiscono. 
Anticamente la melagrana era conosciuta col nome “mela di Cartagine”. Questa città veniva chiamata “Punica” e diede quindi il suo nome al melograno (Punica granatum)
Il frutto (melagrana) costituito da chicchi succosi, leggermente aspri, ricchi di sali minerali, acqua e vitamine. Le proprietà benefiche del melograno erano già note nei tempi antichi. 
Il frutto del melograno è particolarmente ricco di sali minerali quali potassio, manganese, zinco, rame, fosforo, ferro, magnesio, sodio, selenio e calcio. Queste invece le vitamine: vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J.
Il melograno è ricco di sostanze preziose come i flavonoidi, gli antiossidanti, vari tipi di acidi, tra cui l’ellagico e il gallico, la quercitina e altri principi attivi molto benefici che gli hanno fatto meritare il nome di “frutto della medicina”.
Nell’antica Grecia la pianta era sacra a Giunone, sposa di Giove e a Venere.
Secondo la mitologia, Proserpina, figlia di Cerere e Zeus, fu legata per sempre a Plutone, proprio grazie alla melagrana, che rendeva inscindibile l’unione matrimoniale. 
 Ancora oggi  l’albero è simbolo di fertilità.  Secondo la simbologia cristiana e cattolica, il melograno rappresenta l’energia vitale, la fecondità, l’umiltà, la carità, l’unione di tutti i figli della Chiesa.
I pittori del XV e del XVI secolo, erano soliti dipingere spesso una melagrana nella mano diGesù Bambino, riferendosi alla nuova vita donataci da Cristo. Il disegno della melagrana è molto diffuso nelle decorazioni pittoriche di tanti pittori del 1300-1400.
Quindi, oltre a berne il succo e cucinare qualche piatto a base di carne, l'ho utilizzato per fare il LIQUORE. Il metodo è lo stesso per gli altri rosolii che vi ho raccontato e quindi , ecco la ricetta:

Ingredienti:

– 1\2 l. di alcool puro
– 1\2 kg di grani di melograno già mondati e privati delle pellicine
– 1\2 l. d'acqua
– 400 gr. zucchero
– 1 bacca di vaniglia
– 4 chiodi di garofano
– la buccia di un limone
 
Procedimento:
– sgranare i frutti e mettere i grani in un contenitore di vetro con tappo ermetico coprendoli con 1\2 l. di alcool puro, la scorza del limone, i chiodi di garofano e i semi della bacca di vaniglia
– chiudere ermeticamente e tenere il contenitore , al buio, per 2 settimane
– trascorso questo tempo, filtrare l'alcool
– nel frattempo fare bollire l'acqua con lo zucchero per 10 minuti dal bollore
– quando sarà freddo aggiungerlo all'alcool
– imbottigliare , tappare bene e tenere il liquore al buio per altre 2 settimane prima di gustarlo