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Ci hanno detto il contrario e noi ci abbiamo creduto.
Ci hanno detto che i Siciliani non potrebbero da soli badare a se stessi e noi ci abbiamo creduto.
Ci hanno detto che senza l’Italia che assiste i morti di fame siciliani, la Sicilia sarebbe destinata al collasso e alla fame più nera e noi ci abbiamo creduto.

Ma sarà poi vero?

Facciamo due conti, facili-facili, e verifichiamo:

In Sicilia il Pil (prodotto interno lordo – ), come risulta dal conto economico delle risorse e degli impieghi 2012, ammonta a 86.072 miliardi di euro ed è prodotto dalle Pmi (piccole e medie imprese) che hanno sede nell’Isola. Considerando che nel 2012 tale PIL ha subito una flessione in negativo del 6.5% (fonte ), il Pil del 2013 è di 80.500 miliardi di euro.

Di contro il Pel (Prodotto Esterno Lordo) in Sicilia, generato dai grossi gruppi economici operanti nel campo energetico, petrolifero, chimico, bancario, assicurativo, della grande distribuzione etc.., sarà sicuramente, tenendoci prudenti, almeno il doppio del Pil.

La pressione fiscale del PIL ITALIA è del 44.3% (quella effettiva è del 54% del Pil (fonte )

Avremo quindi:
Pil 80,5 miliardi di euro
Pel 160 miliardi di euro
Tot. 240,5 miliardi e euro x 44,3% = 106,54 miliardi di euro
(all’importo di 106,54 miliardi euro non sono stati sommati gli introiti derivanti dalle accise sui carburanti, dal gioco del lotto e dai tabacchi)

Se la Sicilia fosse indipendente, a parità di pressione fiscale con il sistema Italia, lo Stato Siciliano introiterebbe 106.54 miliardi di euro!!
Il costo della Regione Sicilia (compreso il 90% dei costi degli Enti Locali – Comuni, etc.) e’ di c.ca 18 miliardi di euro.
Assorbendo anche i costi che attualmente sostiene l’Italia in Sicilia per Finanza locale, Pubblica Istruzione, Assistenza, Sanità, ecc. di circa 12 miliardi di euro, secondo le stime fornite qualche tempo fa dell’assessorato regionale al bilancio, avremmo un costo totale di 30 miliardi di euro. (fonte)

Pertanto:
106, 54 miliardi – introito per lo Stato Siciliano
30,00 miliardi – costo Stato Siciliano
76,54 miliardi – saldo attivo (che, allo stato dell’arte, vanno nelle casse dello Stato italiano)

Lo Stato Siciliano potrebbe non esercitare la medesima pressione fiscale imposta dallo Stato italiano (44,3% – effettiva 54% del Pil).
Con una imposizione fiscale massima del 25%, per esempio, avremmo:

Tot. 240,5 miliardi e euro (Pil + Pel) x 25% = 60,12 miliardi di euro

60,12 miliardi – introito per lo Stato Siciliano
30,00 miliardi – costo Stato Siciliano
30,12 miliardi – salso attivo per lo Stato Siciliano.

Con 30,12 miliardi di Euro all’anno, si potrebbe ricostruire la Sicilia dalle macerie lasciate dallo Stato italiano (oltre che azzerare in poco tempo il debito pubblico che grava sulla Regione Siciliana); inoltre, con una pressione fiscale totale del 25% la Sicilia diverrebbe appetibile per le delocalizzazioni, investimenti, etc. e ciò porterebbe ad un aumento esponenziale del PIL e del PEL e di conseguenza un maggior aumento delle entrate Statali.

La Sicilia diverrebbe ciò che dovrebbe già essere se non fosse quotidianamente derubata e rapinata, e cioè una delle maggiori (forse la maggiore) economie d’Europa.

Ecco perchè il 30 Marzo del 2014 ogni siciliano ha il dovere di partecipare alla Marcia per l’Indipendenza della Sicilia. Lo impone la nostra dignità, lo impone il nostro futuro, lo impone il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.

W la Sicilia.
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