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Luca Tommassini, ballerino e coreografo di fama internazionale, si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, parlando dei problemi di salute che l’hanno costretto a sottoporsi a una delicata operazione al cuore. Proprio in questa occasione, Fiorello – con il quale ha collaborato in più occasioni – ha avuto un ruolo fondamentale. “Ho iniziato ad avere scompensi psico-fisici forti. Finché un giorno Fiorello, che per me è famiglia, mi mette una mano sul braccio, come fa lui, mi guarda e mi dice: ”È il cuore” e ”ti ho già prenotato l’appuntamento con il mio cardiologo””.

Fu, dunque, lo showman siciliano a prenotargli una visita dal cardiologo: “Ci sono andato, altrimenti si arrabbiava. Il dottore è stato meraviglioso. Mi ha operato a Natale, perché prima non riuscivo a prendermi del tempo”, ha detto ancora il coreografo. Dopo l’operazione al cuore, durante la quale gli è stata ricostruita la valvola mitrale, ha iniziato il percorso di recupero, che è ancora in corso.

Nell’intervista, Tommassini ha spiegato come si è accorto di avere dei problemi di salute: “Lavoro senza sosta da quando ho 11 anni. Gli ultimi due anni sono stati incredibili, tra il tour mondiale con Laura Pausini e la trasmissione con Fiorello all’alba. A un certo punto ho iniziato ad avere degli scompensi psico-fisici piuttosto forti. Ma non potevo fermarmi”.

Ad operarlo è stato il dottor Piergiorgio Bruno del Policlinico Gemelli di Roma: “Mi ha salvato. Mi ha operato a Natale, perché prima non riuscivo a prendermi del tempo. Quando mi hanno stubato, ho provato un dolore infernale. Ero tutto “rotto” davanti. Piangevo, urlavo. A un certo punto, sento che stavano per somministrarmi il Fentanyl. Ho urlato ancora più forte: ‘Non datemelo, ho sepolto troppi amici per il Fentanyl'”.