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Un colombiano di 25 anni è stato fermato dai carabinieri per la rapina e la violenza sessuale avvenuta lunedì sera in via Chopin, nella periferia di Milano. L'uomo è stato bloccato dai militari durante la notte. Il presunto responsabile è scappato con la Fiat Punto del 22enne, preso a schiaffi e minacciato con un'arma che non ancora stato chiarito se fosse da fuoco o da taglio. Gli investigatori sono concentrati sulla macchina perché convinti sia la chiave per avere le prove definitive.

Il racconto dei fidanzati è credibile. Ascoltati singolarmente hanno descritto la stessa scena, lo stesso volto, la stessa paura. La ragazza è stata accompagnata alla clinica Mangiagalli dove hanno accertato un rapporto sessuale, ma va tenuto conto che i fidanzati si erano appartati anche per avere dell'intimità. Secondo quanto si è appreso, il sudamericano non ha consumato un rapporto completo con la vittima e questo rende più difficile l'identificazione attraverso il prelievo di materiale genetico.

I due studenti avevano parcheggiato in fondo a via Chopin, in un punto dove il 4 giugno 2005 un'altra coppia fu assalita da un gruppo di romeni. Il violentatore ha agito da solo. Ha sorpreso i fidanzati durante il loro rapporto, erano mezzi nudi, puntando l'arma si  fatto consegnare il cellulare e i portafogli, poi ha insistito perché andassero assieme a un bancomat per prelevare altri contanti. Di fronte alla loro resistenza ha ordinato di scendere dall'auto: il ragazzo è stato colpito con alcuni schiaffi al volto e, immobilizzato dalla paura, ha assistito alla violenza sulla sua compagna.

Pochi minuti dopo il sudamericano è salito sulla Punto e li ha abbandonati in strada. Hanno attraversato una piccola area verde a piedi per raggiungere la fermata dell'autobus dove altri passeggeri, vedendoli coperti solo dalle giacche, hanno chiamato i carabinieri.