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Un altro duro colpo per la mafia siciliana. La guardia di finanza ha sequestrato ad alcuni boss palermitani di spicco beni per un valore complessivo di circa 1 milione e 600mila euro, nell'ambito di diverse operazioni. Nel mirino delle forze dell'ordine, secondo quanto riportato da PalermoToday, c'è anche Giovanni Bosco, 61 anni, ex reggente della famiglia mafiosa di Boccadifalco – Passo di Rigano, in carcere dal 2001 per associazione a delinquere di tipo mafioso.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Bosco avrebbe partecipato a numerose riunioni con importanti esponenti dell'organizzazione mafiosa di altri mandamenti, come Giulio Caporrimo, Cesare Lupo, Antonino Sacco e Giuseppe Calascibetta, poi assassinato nel 2011.

Le indagini del G.I.C.O. di Palermo hanno consentito di individuare altri soggetti responsabili di aver accumulato ingenti patrimoni illecitamente. Questi sono Giacomo Vaccaro, Girolamo Celesia e Pietro Mansueto. Tra i beni sequestrati ci sono un ampio terreno con una costruzione in viale Regione Siciliana, di Mansueto; una società di distribuzione di bevande di Girolamo Celesia, un villino a Campofelice di Roccella (PA), riconducibile a Giacomo Vaccaro.