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Le botte erano un’abitudine per risolvere le diatribe coniugali, ma l’ultima volta, il 25 agosto scorso, è stata particolarmente violenta. Lui, 42enne di origine vietnamita, l’ha colpita con ferocia al volto, fino a procurarle una frattura a uno zigomo. Per evitare che andasse a chiedere aiuto ha chiuso la porta di casa con tutte le mandate possibili e ha nascosto le chiavi. Lei, 34enne, operaia di origine moldava, impaurita e ormai sfinita dalle continue violenze, non ha dato il minimo segno di reazione per evitare di riaccendere l’ira del suo compagno. È accaduto nel Bresciano, dove la coppia, non sposata, viveva da qualche tempo.

"Futili motivi", spiegano i carabinieri intervenuti dopo la segnalazione di un conoscente dei due, sconvolto e preoccupato per quello che era accaduto, dopo che il 42enne lo aveva informato di quello che aveva fatto. Lo aveva raccontato a lui e ad altri amici, tra i quali alcuni colleghi della 34enne. Per vantarsi aveva addirittura fotografato il volto tumefatto della sua compagna e aveva mandato ai conoscenti messaggi via telefonino con le immagini.

Lei ha denunciato tutto. Col volto che portava i segni della violenza subita, davanti ai militari ha ricostruito nel dettaglio quanto era costretta a sopportare da tempo. Per il 42enne sono scattate le manette. Al giudice dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni e sequestro di persona. Per la 34enne le ferite, quelle fisiche, guariranno in 30 giorni.