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SIRACUSA – Le vibranti proteste dei migranti a Melilli (leggi qui) fanno ancora discutere l'opinione pubblica. Lunedì scorso un 51enne siracusano pregiudicato avrebbe travolto, ferendola, una dipendente dello Sprar Aretusa accoglienza del paese in provincia di Siracusa. L'uomo, riporta "Meridionews", è stato denunciato per lesioni colpose plurime, omissione di soccorso e guida senza patente. La donna sarebbe stata urtata dalla macchina mentre cercava di mediare con gli ospiti della struttura in contrada Spalla, che avevano bloccato la strada con panche e cassonetti.

"Una Citroen si è scagliata violentemente contro me e altri due ragazzi. Dopo sono stata trasportata col 118 al pronto soccorso, dove mi hanno riscontrato un colpo di frusta e una frattura composta alla scapola. I medici mi hanno dato una prognosi di dieci giorni, adesso sono costretta a portare il collare e un tutore alla spalla", racconta l'operatrice al sito. A incastrare il responsabile sarebbe stato un video in cui si vede l’automobile sfrecciare contro i manifestanti per poi darsi alla fuga subito dopo. "Non credo che la denuncia sia la punizione più equa. Voleva farci fuori", aggiunge la vittima.

La protesta degli extracomunitari, che aveva paralizzato il traffico per circa due ore in entrambi i sensi di marcia, sarebbe terminata a seguito dell’intervento degli agenti. La ribellione sarebbe nata a causa del ritardo di tre mesi nel pagamento del "pocket money". Il centro di accoglienza, che ospita 28 migranti, avrebbe subito l’interruzione della corrente elettrica circa un anno fa. Oggi, grazie a un gruppo elettrogeno, "le stanze sono riscaldate e illuminate e i pasti vengono garantiti ogni giorno, come i prodotti, le lenzuola e quant’altro", precisa la dipendente.