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Matteo Messina Denaro utilizza "un cellulare che si chiama Vertu, che costa circa 4 mila euro e non è intercettabile". A parlarne, in un lungo articolo, è "Il Fatto Quotidiano", come riporta Dagospia. Ma c'è dell'altro. Per un periodo il boss si è nascosto in Andalusia, precisamente ad Almeria, dove ricevette una busta con 300.000 euro, parte di una tangente di un milione di euro di un appalto siciliano: a portargliela è stato l'architetto Giuseppe Tuzzolino, professionista "cerniera" tra mafia politica e massoneria che, dopo essere stato arrestato nel 2013, da oltre due anni sta collaborando con le procure siciliane che continuano a vagliarne l'attendibilità.

Seguendo le sue indicazioni, nei giorni scorsi la polizia di New York ha scoperto in un appartamento della Quinta Strada una cassaforte che avrebbe dovuto contenere foto e documenti di Matteo Messina Denaro, ma che invece era vuota. Le ultime rivelazioni di Tuzzolino sono nei verbali depositati nel processo d'appello all'ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, condannato a sei anni e otto mesi per mafia.

L'architetto sottoposto al programma di protezione svela l'esistenza di una loggia massonica segreta a Castelvetrano, "il Tronco della Vedova", che incassa una tangente del 5% per ogni appalto del fotovoltaico e che, sostiene Tuzzolino, finisce nelle tasche di una fedelissima di Crocetta, la potente segretaria generale della Presidenza della Regione, Patrizia Monterosso, condannata dalla Corte dei conti a risarcire la Regione per 1,3 milioni euro per lo scandalo degli extrabudget della formazione professionale, più volte citata da Tuzzolino anche per i suoi presunti rapporti con un esponente dei servizi segreti.