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“Se ci fosse un luogo in grado di mostrare in modo così potente l’effetto indelebile dell’architettura, dello spirito di comunità, del cibo e dei paesaggi fenomenali sugli esseri umani, sarebbe la Sicilia”: comincia con queste parole l’articolo di Condé Nast Traveller dedicato alle migliori cose da fare in Sicilia.

Questa guida completa per chiunque voglia saperne di più sulla nostra isola, ci offre un interessante punto di vista su ciò che piace di più ai turisti e, in generale, ai viaggiatori stranieri. I consigli vogliono andare oltre il trend trascinato dalla fiction The White Lotus, avventurandosi anche nell’anima più autentica dei luoghi, dalle spiagge all’Etna, senza tralasciare le dolcezze della pasticceria.

Secondo l’articolo, la Sicilia è famosa per le spiagge, i templi e gli antichi palazzi, ma anche l’Etna, Taormina e le città barocche del sud-est. E non si tralascia la cucina siciliana, che “cambia man mano che ti muovi per l’isola, rivelando l’influenza di vari invasori e commercianti, ed è famosa per la sua caponata, le busiate alla norma e la granita con brioche“.

Dalle città barocche alla Valle dei Templi

Si comincia proprio dalle città del sud-est, con un itinerario tra Noto, Modica, Scicli e Ragusa Ibla. Andando alle spiagge, si parla della Scala dei Turchi, ma anche delle Isole Eolie, così come del lungomare di Cefalù. Grande spazio è anche dedicato a sua maestà l’Etna e a Taormina: “La sua posizione surreale – arroccata su una scogliera sopra la costa orientale – offre viste da batticuore da quasi ogni punto, balcone, finestra”. Immancabile una tappa a Palermo (con un focus sulle sue antiche dimore nobiliari), così come una visita alla Valle dei Templi di Agrigento.

Cefalù
Cefalù – foto Depositphotos.com

Tra isole vulcaniche e mercati vivaci

Ci si sposta anche alle Isole Eolie: “Queste suggestive isole vulcaniche rimangono salate, fresche e gloriosamente disordinate”, si legge, tra le romantiche descrizioni dei paesaggi. Restando in tema naturalistico, si parla anche del fascino delle Riserve dello Zingaro e di Vendicari, di Pantelleria e delle saline di Trapani. Tornando alle città, non potevano mancare Catania, con la sua iconica Pescheria, ma anche Siracusa e la splendida Ortigia.

Un capitolo a parte è dedicato al cibo di strada: “I tour del cibo di strada sono fantastiche cose da fare in Sicilia e una favolosa alternativa alle ore passate a girare per i musei. Tante risposte si possono trovare in cucina e alcuni dei migliori cibi siciliani possono essere acquistati lungo la strada o nei mercati”. Si conclude così un tour che offre una panoramica intensa e interessante della Sicilia.

Foto: Depositphotos.com.

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