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Foto di Ester IppolitoIl golfo di sabbia dorato della famosissima spiaggia di Mondello, è infatti racchiuso tra due promontori, oggi riserve naturali. Mondello non è dunque solo spiaggia, ma anche paesaggio naturalistico di gran interesse storico e archeologico. A pochi passi anche dal Parco della Favorita, la città è punto di riferimento internazionale dello stile Liberty, nonché uno dei tanti presidi storici della dominazione araba in Sicilia.

A Mondello, riposano testimonianze antichissime, che risalgono addirittura al periodo del Paleolitico e del Mesolitico. Il viaggio nella Preistoria di Mondello, inizia con la Riserva naturale orientata Capo Gallo, 586 ettari sorti attorno a un blocco di natura carsica che si estende dal capo omonimo fino a Punta Barcarello. Grotte rupestri e rocce dalle forme bizzarre, caratterizzano questo luogo di pace che è riserva marina ed ambientale sin dal 2002. La riserva si va ad aggiungere a quella di Monte Pellegrino, nominata nel 1996 tramite decreto ministeriale, nota per i suoi punti di interesse: come le Grotte dell'Addaura, cavità naturali rese importanti anche dalle sue numerose testimonianze rupestri.

Nel territorio di Capo Gallo, l’erosione marina ha creato alcune grotte che risalgono al periodo del Pleistocene; molte le pitture rupestri, gli utensili e le ossa di animali ritrovati tra l’Ottocento e il Novecento, periodo in cui vennero effettuate diverse scoperte nell’area. Si suppone che queste cavità naturali venissero utilizzate come luogo di ricovero dei cacciatori di Equus Hidruntius, un animale equino ormai estinto, tipico dell’epoca preistorica.
Alle pendici nord-orientali, si trova Grotta Regina, un vasto ambiente in pietra situato tra sentieri nascosti e intricati presidi di macchia mediterranea. La grotta, è divenuta pagina famosa nei libri di storia, per i disegni e le iscrizioni del periodo punico e neopunico. Essa possiede l'unica raffigurazione di nave da guerra punica, ed è anche l'unico santuario rupestre cartaginese, finora scoperto, del bacino del Mediterraneo; fanno parte delle sue incisioni infatti, un’enorme quantità di preghiere e suppliche religiose. Delle vicinanze di Grotta Regina sono anche le cavità Perciata, del Capraio e la Grotta dei Vaccari, famosa per i suoi ritrovati in materiale ceramico del Neolitico e dell'Età del Bronzo. Queste insenature naturali della roccia, venivano utilizzate dalle comunità dell’epoca, come riparo dalle piogge, nonché come baluardo naturale contro i venti del Nord.
In questa zona, vennero poi anche ritrovate delle cave di marmo, utilizzate in realtà già nel Seicento per realizzare manufatti di pregio come le colonne e l'altare del Duomo di Palermo.

Mondello era conosciuta in arabo con il nome di Marsa 'at Tin, il “Porto del Fango. Fino alla fine dell’Ottocento infatti, la tanto amata spiaggia non esisteva, vi era solo un’immensa distesa fangosa. Nella piazza centrale esistono ancora testimonianze dell’antico villaggio arabo di pescatori che venne creato nel lembo più orientale di Mondello: il porto e le antiche torri, che nel Quattrocento divennero importanti torri di guardia, sono infatti ancora presenti a ricordo.

La storia moderna della città, così come la conosciamo oggi, nasce già nel XVIII secolo, quando Mondello venne utilizzata come luogo di villeggiatura per i borghesi di Palermo. Fu in questo periodo infatti che venne costruito un significativo numero di ville (ben 250), molte delle quali rappresentano i più importanti ed interessanti esempi dell'Art Nouveau in Europa. Fu il noto architetto Ernesto Basile, importante esponente del modernismo internazionale e del Liberty, uno dei più importanti e prolifici autori delle molte strutture lussureggianti e dei giardini opulenti della zona. Immediatamente dopo la bonifica delle acque paludose, ad opera del principe Francesco Lanza di Scalea, iniziò un intervento massiccio di sfruttamento della zona. Fregi, pitture, e colonne, solitamente avvolte in prestigiosi giardini ricchi di piante e fiori, caratterizzarono tutto il corso della storia novecentesca di Mondello. La città divenne così sede dell'alta borghesia e della nobiltà, un luogo che persino il re Ferdinando di Borbone definì un angolo di paradiso.”

L'Antico Stabilimento Balneare di Mondello è un esempio, unico nel suo genere, dell’Art Nouveau europea. Progettato dall'architetto Rudolf Stualker, e originariamente pensato per la città di Ostenda, antico snodo portuale del Belgio, il lido, elegante e funzionale, è un lavoro architettonico di pregio; pensato non solo per la sua bellezza artistica ma anche per la sua fruibilità, ha resistito nel tempo all'azione corrosiva dell'acqua e della salsedine.

Autore | Enrica Bartalotta

Foto di Ester Ippolito