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Di monete e banconote false si parla poco ultimamente, eppure si tratta di un fenomeno più diffuso di quanto non si possa pensare: i dati dell'Ucamp (Ufficio Centrale Anrifrode dei Mezzi di Pagamento del Dipartimento del Tesoro) segnalano in Italia un aumento dei casi di falsificazione nel corso del 2013, che si sono tradotti nel ritiro dalla circolazione o nel sequestro di più di un milione di pezzi, tra banconote e monete di metallo. Le banconote più falsificate sono quelle da 20 euro, seguite dal taglio da 50 euro; per quanto riguarda le monete, invece, sono quelle da due euro le più imitate. 

Come riconoscere monete e banconote false?

Secondo gli esperti, come riportato dal sito Fanpage, sono quattro le operazioni di base per la sicurezza:

  1. toccare
  2. guardare
  3. muovere
  4. controllare 

Bisogna infatti verificare tutte le caratteristiche che garantiscono la sicurezza, eventualmente confrontando con una banconota certamente autentica. Quali sono i dettagli? Carta spessa (le banconote sono realizzate con una carta che gli conferisce rigidità ed una certa opacità), elementi in rilievo, filigrana e il filo di sicurezza che si vede in controluce. Ad ulteriore conferma è possibile controllare nome della valuta, firma del presidente della Banca Centrale, colore cangiante, microscrittura, perforazioni e disegni. Per quanto riguarda le monete, è possibile verificare peso, stampa, materiale, eventuali cerchi concentrici nel metallo ed in colore: in molti casi, una moneta falsa si riconosce anche semplicemente al tatto. 

Qualora voleste avere una maggiore certezza dell'autenticità o della falsità delle vostre banconote, potete trovare in commercio i cosiddetti "rilevatori di banconote", che controllano l'originalità attraverso l'uso di quattro tipi di luci diverse.

Cosa fare di fronte ad una banconota falsa o sospetta?
In questi casi, il consiglio è quello di fare esaminare la banconota dagli addetti agli sportelli delle banche, degli uffici postali o delle filiali della Banca d'Italia. Qualora venisse accertata la non autenticità, le forze dell'ordine hanno l'obbligo di ritirare il taglio dalla circolazione ed inviarlo alla sede centrale della Banca d'Italia, per sottoporlo a perizia.