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CERDA (PALERMO) – In un primo momento era sembrata una morte naturale, ma dietro il decesso di Alina Elena Bità, romena di 28 anni (leggi qui), si celano dei misteri. Gli investigatori pensano all'omicidio dopo il ritrovamento del corpo in un'abitazione di Cerda, in provincia di Palermo. Ad accendere i dubbi sono soprattutto dei segni sul collo della donna. Alina è stata trovata riversa per terra, mentre la figlioletta era in casa e non distante da lei.

A chiedere l’intervento dei soccorritori e delle forze dell’ordine è stata una vicina, allarmata dal pianto della bambina. Dopo essere stato contattato dai carabinieri è rientrato anche il marito, che si trovava in campagna per lavoro. I carabinieri hanno interrogato l’uomo per diverse ore nel tentativo di ricostruire un quadro completo sulla vita della giovane mamma e per confermare o escludere che possa essere stata stroncata da un malore. Il personale specializzato del Ris ha effettuato i rilievi nell’abitazione, poi posta sotto sequestro al pari del cellulare della vittima.

Ascoltati anche altri membri della famiglia, ma al momento nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati. Sarà l’autopsia a fornire maggiori dettagli sulla vicenda. Tantissimi, nel frattempo, i messaggi di cordoglio arrivati dai compaesani della coppia, tra i quali anche il sindaco di Cerda, Giuseppe Ognibene: "La nostra comunità sta vivendo una tragedia consumatasi con la morte di una giovane. A nome mio e di tutta la cittadinanza siamo vicini alla famiglia che in questi anni di permanenza si è integrata con la nostra comunità".