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A partire dal 5 Maggio 2017 l’Associazione fotografica Asadin presenterà, all’interno delle iniziative svolte in occasione delle celebrazioni del 39° anniversario della morte di Peppino Impastato, una serie di mostre nel territorio tra Cinisi e Terrasini. Per info o prenotazioni visite fuori orario tel  3316122533.

 

Venerdì 5 Maggio 2017 alle ore 17.30 sarà inaugurata la mostra fotografica “Io non RITRATTO, Peppino Impastato, una storia collettiva – Compagne, compagni, amici e familiari di Peppino ritratti oggi dai fotografi dell'Associazione AsaDin” presso Torre Alba nel Lungomare Peppino Impastato, Terrasini (PA). Testo di presentazione di Evelin Costa e Massimo Russo Tramontana.

La mostra sarà visitabile dal 5 al 13 Maggio 2017 ore 9-13/16-19.

Più di cinquanta ritratti di compagni, compagne, amici e familiari di Peppino Impastato. Una narrazione scandita in tre periodi principali della storia di Peppino, quello che va dalle lotte intorno al ’68 fino al‘75, quello dalla fondazione del Circolo Musica e Cultura e Radio AUT fino all’assassinio di Peppino e quello successivo alla sua morte, la storia processuale e di impegno per la memoria.

Tanti visi di persone, che in maniera diversa e in tempi diversi, hanno deciso di mettersi in gioco dando un contributo e avendo una parte importante in questa storia, una storia collettiva.

La mostra è curata dall’ass.ne Asadin con il contributo dell’Ass.ne Peppino Impastato e di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, con il patrocinio del Comune di Terrasini.

Domenica 7 Maggio 2017 alle ore 21.00 presso la sala espositiva del Margaret Cafè in Via V. Madonia 93 a Terrasini (PA) sarà inaugurata la mostra di vignette realizzate da Pino Manzella dagli anni ’70 ad oggi, intitolata “Ciao Peppi’ ed altre irriverenze…”. La mostra curata dall’associazione Asadin, con testi di Evelin Costa, sarà visitabile fino al 27 Maggio 2017, tutti i giorni dalle 9 alle 23.

Pino Manzella, pittore siciliano, amico e compagno di lotta di Peppino Impastato, ha dedicato tutta la sua vita e la sua arte a mantenere vivo il ricordo di Peppino e di quell’impegno contro la mafia e per la trasformazione dell’esistente, intrapreso negli anni ’70 in provincia di Palermo, da giovani che, in una realtà non facile, volevano fuoriuscire dagli schemi tradizionali.

L’impegno artistico di Pino Manzella nasce come espressione “militante”, un modo per interpretare la realtà. I suoi primi disegni erano vignette disegnate a mano nei bollettini poi ciclostilati con cui si faceva volantinaggio, illustrazioni di manifesti, copertine per i giornalini che passavano di mano in mano tra i giovani compagni. Spesso questi disegni non erano firmati perché in quegli anni si dava maggior peso al valore della collettività più che all’individualismo.

Pino Manzella espone, dopo quasi quarant’anni dalla morte per mano mafiosa di Peppino Impastato, una selezione delle sue vignette realizzate a partire dagli anni ’70 fino alla più recente del 2011. La più antica vignetta presente nella mostra è del ’74, quando ancora Peppino era in vita, seguono quelle interne ad alcuni numeri del Bollettino “Nove Maggio”, mentre le successive, che attraversano gli anni ’80, ’90 ed il 2000, erano pubblicate nel giornale cartaceo Terrasini Oggi/Cinisi Oggi.

Emerge l’umorismo satirico, pungente, irriverente e dissacratorio dell’autore, che affonda la sua matita nella realtà, affrontando tematiche senza tempo che parlano di rapporti mafia-politica, corruzione, appalti truccati, compravendita di voti e di posti di lavoro, raccontano le inefficienze, il trasformismo  ed i compromessi della politica, di sovente più interessata al mantenimento del potere e delle poltrone piuttosto che al bene comune, un’attitudine permessa anche  dalla complicità, dall’indifferenza e dalla rassegnazione da parte del cosiddetto “popolino”, sempre utilizzato e contemporaneamente disprezzato dai dominanti.

L’autore dedica la mostra a Peppino Impastato che, come un angelo laico, continua a lottare dall’alto, con il suo palloncino che è a forma di mondo, perché è dal mondo che bisogna partire ed è il mondo che, lottando, pensando ed a volte anche ridendo, bisogna trasformare.

Lunedì 8 Maggio 2017 alle ore 11.00 sarà inaugurata la Mostra fotografica “I Diritti Negati”, presso il Salone Comunale di Cinisi (PA) in Piazza V.E. Orlando.

La mostra sarà visitabile dall’ 8 al 14 Maggio 2017 ore 11-13/17-19.

Dieci fotografie selezionate tra le oltre 100 inviate da 45 autori al Concorso fotografico “GUIDO ORLANDO” 2017 Premio fotografico PEPPINO IMPASTATO. Le foto sono state valutate e selezionate dalla giuria di qualità composta dal Fotoreporter Tano D’Amico, dal Fotografo Francesco Seggio e dal Pittore e Fotografo Pino Manzella. Il tema affrontato è quello dei DIRITTI NEGATI ai più deboli di tutto il mondo costretti a subire violenze, a vivere nella povertà, nel degrado e nelle malattie, a conoscere gli orrori della guerra, i viaggi della speranza, l‘emarginazione. Vittime gli adulti, ma soprattutto i bambini. I Diritti Negati riguardano la negazione del lavoro, della salute, della casa, dell’istruzione, della possibilità di svolgere una vita in autonomia. Le negazioni possono essere anche culturali, in una società che discrimina per diversità di etnia, religione, scelte sessuali o ideali ed ostacola la libera espressione individuale e collettiva.  Il concorso, curato dall’Associazione Asadin in collaborazione con Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, da quest’anno è dedicato a Guido Orlando, uno dei compagni di Peppino Impastato, tra i fondatori di Casa Memoria e dell’Ass.ne fotografica Asadin, scomparso prematuramente 5 anni fa. Guido, che ha fatto della fotografia la sua massima forma di espressione, quando era ancora in vita, aveva contribuito ad ideare il premio fotografico “Peppino Impastato”, di cui sono state svolte due precedenti edizioni. E’ per questo che il concorso Guido Orlando ed il Premio fotografico Peppino Impastato sono profondamente intrecciati tra loro.